“Oggi siamo chiamati non soltanto a celebrare, ma ad agire. La salute mentale non deve più essere un tabù. Non deve più essere accompagnata da stigma, vergogna, silenzi forzati. Non è un segno di debolezza ma un diritto fondamentale.
Eppure, in Europa, ancora troppe persone soffrono in silenzio. Troppe famiglie portano da sole il peso di una malattia invisibile, che non lascia cicatrici sulla pelle ma segna profondamente le vite.
Penso alla depressione il ‘buco nero’ dell’anima, un male oscuro che risucchia energie, speranze, desideri. Non è semplice tristezza, ma una malattia che coinvolge mente e corpo, spesso invisibile agli occhi degli altri. In una società che esalta la forza e la perfezione, chi soffre tende a nascondersi, temendo il giudizio.
Impariamo allora ad ascoltare, a riconoscere il dolore, a non avere paura di chiedere aiuto.
Non c’è futuro senza l’impegno di costruire un’Europa che sappia proteggere non solo i corpi, ma anche le fragilità invisibili delle menti e dei cuori”. Lo dichiara Chiara Gemma, eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR e coordinatore del Gruppo ECR in Commissione per l’occupazione e gli affari sociali, intervenendo nel dibattito in Plenaria sulla Giornata mondiale della salute mentale – Affrontare i fattori socioeconomici.