“Il 28° regime rappresenta una delle iniziative più ambiziose discusse in questa legislatura europea in tema di diritto societario. Ma senza una visione chiara e coraggiosa sul fronte fiscale rischia di trasformarsi in un’ennesima occasione mancata”. Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR e vicepresidente della commissione Affari Giuridici al Parlamento europeo, Mario Mantovani, intervenendo in commissione Juri nel corso del dibattito sul progetto di relazione che propone l’istituzione di una nuova forma societaria europea per le imprese innovative: la European Start- and Scale-Up (ESSU).Mantovani ha espresso apprezzamento per lo spirito generale della proposta, tuttavia, ha lanciato un avvertimento chiaro: “Limitare il 28° regime al solo diritto societario sarebbe miope. Senza un sistema fiscale semplice, armonizzato e soprattutto vantaggioso, difficilmente questa nuova forma giuridica potrà competere con alternative come il Delaware statunitense, che attira ogni anno capitali e talenti da tutto il mondo. Una fiscalità incentivante per chi innova, assume, investe e crea occupazione deve diventare una priorità politica assoluta dell’Ue, altrimenti sarà impossibile arrestare la fuga di investitori, startup e imprese verso mercati extraeuropei più dinamici”.