“Il programma di lavoro 2025 della Commissione introduce elementi significativi di discontinuità con il passato e recepisce molte delle istanze politiche per cui Fratelli d’Italia si è battuto in questi anni. La competitività, l’innovazione, la semplificazione della UE (che nei 5 anni passati ha varato addirittura 13.500 provvedimenti), la sburocratizzazione dai vincoli verdi, ed un nuovo approccio sui rimpatri che prevedrà una lista di paesi sicuri ed una serie di hub di rimpatrio al di fuori dell’Europa, sul modello Albania”. Così in Plenaria a Strasburgo Mario Mantovani, eurodeputato di Fratelli d’Italia/ECR e vicepresidente della Commissione giuridica. E prosegue in merito al dibattito sul Programma di lavoro della Commissione per il 2025: “Tuttavia l’Europa è troppo lenta. Il Parlamento Europeo dal luglio 2024 ha approvato solo 18 atti normativi. Metà degli atti previsti dal programma 2025 non hanno valore legislativo. Le riforme che tutti chiedono sono troppo lente, ancora non ne conosciamo il contenuto e sono vincolate ad una struttura burocratica che frena il cambiamento, anziché incentivarlo.
All’Europa non servono chiacchiere, ma una motosega, la stessa di Milei. Contro il green deal, la burocrazia, il costo troppo alto dell’energia, l’immigrazione illegale, la de-industrializzazione e la concorrenza cinese. Le imprese e le famiglie europee non hanno più tempo, l’Europa non ha più tempo”.