Ue, Messina (FdI): “Noi per pace giusta, non seguiamo vento come M5s”

“Oggi è importante sottolineare che non si deve correre, ma credo che i tempi siano maturi per ragionare seriamente su temi di pace. Tuttavia, non possiamo abbassare il livello di guardia nei confronti di chi continua a bombardare un paese che dovrebbe essere libero”. Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Manlio Messina, ospite questa mattina a ‘Lo specchio dei tempi’ su Rainews24. “Su questo non possiamo retrocedere” ha continuato “L’auspicio è che, un giorno, le sanzioni possano essere rimosse: significherebbe che si è raggiunto un accordo di pace. Ed è quello che tutti speriamo, sinceramente.

Le parole di Papa Leone XIV – che invocano pace – possano davvero salire in cielo”. Sul conflitto in Medio Oriente “Non dobbiamo dimenticare ciò che è accaduto il 7 ottobre: la strage compiuta da Hamas nei confronti della popolazione israeliana. È stata una strage di bambini, neonati, donne. Un massacro. È da lì che parte tutto. La reazione di Israele può anche essere considerata eccessiva in alcuni casi, ma nasce da quell’attacco efferato. C’è chi oggi tende a dimenticare questi fatti: noi no. La nostra posizione resta chiara. Crediamo in due Stati liberi e indipendenti, lo diciamo da sempre, ma sappiamo anche quanto sia lungo e complesso questo percorso, che affonda le radici in oltre settant’anni di storia. Serve cautela, ma bisogna continuare a lavorare con determinazione in direzione della pace”.

Messina ha poi aggiunto che “La presidente Meloni è una dei pochi leader europei che continua a sostenere convintamente Zelensky, l’Ucraina e il diritto di un popolo sovrano a difendersi. La Russia resta l’aggressore, il paese invasore, e va contrastata con tutti i mezzi possibili, ovviamente non militari, ma attraverso sanzioni e un’azione diplomatica incisiva. Il pericolo rappresentato da Putin non riguarda solo l’Ucraina: potrebbe estendersi. Ecco perché è fondamentale mantenere alta l’attenzione, far sì che la Russia torni nei ranghi, che non possa più permettersi di aggredire paesi liberi, tanto meno membri dell’Unione Europea”. Infine, sul tema del riarmo “i fondi destinati alla difesa non devono in alcun modo sottrarre risorse ai servizi per i cittadini. Questo deve essere chiaro. Ma vorrei ricordare al collega Donno – con tutta la cortesia possibile – qual è stato il percorso del suo partito.

Il Movimento 5 Stelle ha spesso cambiato direzione in base alla convenienza politica: hanno governato con il centrodestra, poi con il centrosinistra. E quando erano con il centrodestra, il presidente Conte firmò l’impegno al 2% di spesa per la difesa nel patto NATO. Oggi dicono di essere contrari, ma quel documento lo firmarono loro. Capisco che oggi i 5 Stelle cerchino di inseguire il vento del pacifismo, spostandosi a sinistra per recuperare consensi. Ma gli elettori non dimenticano chi ha tolto risorse ai cittadini con il Superbonus, il Reddito di cittadinanza e persino con i banchi a rotelle. I soldi tolti ai cittadini non sono quelli del riarmo, sono quelli sottratti da misure inefficaci promosse proprio da loro.”

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.