“L’approvazione in sessione Plenaria della proposta della Commissione per compensare finanziariamente la pesca e l’acquacoltura dell’Ue colpite duramente dagli effetti della guerra russa in Ucraina è un segnale positivo a favore di un comparto che costantemente viene messo in difficoltà da molteplici sfide. Il caro carburante, il prezzo dell’energia, delle materie prime e dei mangimi per pesci stanno avendo effetti devastanti anche su tutte le imprese di trasformazione con ripercussioni socioeconomiche ed occupazionali che devono essere bloccate immediatamente. Ora il governo deve fare in modo che gli aiuti siano disponibili fin da subito e che non si perda ulteriore tempo a causa dei soliti rallentamenti burocratici. La pesca è uno dei settori economici più importanti e deve essere tutelata con azioni tempestive”. Cosi’ in una nota gli eurodeputati del gruppo FdI-Ecr al Parlamento europeo Raffaele Stancanelli e Vincenzo Sofo. “Il voto di oggi è molto importante per il settore ittico che da sempre rappresenta non solo un’eccellenza produttiva ed artigianale ma una fonte di sostentamento che non possiamo permetterci di perdere. Con questo voto le risorse sono sbloccate e disponibili per i nostri operatori che da troppo tempo subiscono gli effetti di situazioni al di fuori della loro responsabilità ed ora sta al governo renderle operative nel più breve tempo possibile con il diretto coinvolgimento delle regioni in quanto gli aiuti rientrano nei fondi previsti dal FEAMP”.
Il mio commento riguarda gli invasi a mezza montagna da farsi usando l’acqua piovana, si crea un laghetto con pesci e l’acqua per caduta con condotte può far funzionare centrali elettriche ecologissime, l’acqua scende in pianura e bagna i campi a favore dell’agricoltura per poi tornare al mare avendo dato beneficio per caduta/gravità. Io ho 75 anni ed i miei nonni usavano questo sistema per avere acqua per le vacche in alpeggio là dove non c’erano sorgenti, per il consumo alimentare e personale era recuperata l’acqua piovana con grondaie da stalle e caseificio in apposita cisterna in cemento (costruzioni era fascista) funzionava tutto a meraviglia e non capisco perché oggi stiamo a piangere l’acqua che ci manca perché non trova dighe di sbarramento e se scorre nei valloni creando torrenti a volte dannosi per impetuosità verso valle. Vi chiedo di osservare una cartina geografica dell’Italia, potete notare che fra Alpi ed Appennini siamo percorsi da nord a sud perfino in Sicilia con le Madonnie, questo significa che “MOLTI IMBECILLI NON VEDEVANO PIÙ AVANTI DEL LORO NASO”, era il dopo guerra 45, la modernità era il bene da raggiungere, petrolio e gas conveniva acquistarli da quei paesi che “OGGI CI TENGONO PER IL COLLO, CI MINACCIANO COME IL putin figlio di una serva ed abbandonato dove era a servizio, picchiatore di strada, in mano al KGB divenne quello che ora conosciamo ed alcuni giornali lo lo individuano come (LO ZAR) della delinquente Russia”! Per salvare il salvabile PROPONGO: piccoli medi e grandi invasi sulle nostre montagne con dighe di sbarramento delle acque piovane, per caduta faranno funzionare le centrali elettriche sul territorio, questa energia pulita, ECOLOGICA non ci rende dipendenti da stati pirata o canaglia come la Russia o nord Africa, in periodi di crisi idrica i nostri prodotti di pianura non dovranno patire siccità. (SPERO DI ESSERMI SPIEGATO BENE, cordiali saluti e buon lavoro usando il cranio e non gli amici).