“Dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina ci sono state nazioni che hanno fatto delle acrobazie per sganciarsi subito dal gas russo, sia liquido che via tubo. Ne cito una: l’Italia. Ma forse non sapete che altre nazioni europee hanno aumentato gli acquisti di gas liquido dalla Russia. Incuranti del fatto che Putin utilizzasse quei soldi per fabbricare missili e bombe da sganciare sulle città ucraine”.
Lo ha affermato l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia- ECR, Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo, intervenendo poco fa nella plenaria di Bruxelles.
“Nel 2022 e nel 2023 la Spagna “greenchic” di Sanchez è diventata il secondo maggiore acquirente di GNL russo al mondo col 18%, davanti al Belgio liberal di De Croo, dietro soltanto alla Cina di XI Jinping con il 20%. Nel 2024, c’è stato il sorpasso da parte della Francia di Macron, che ha aumentato le importazioni di gas liquido da Mosca dell’81%. Cioè, circa tre miliardi di euro versati nelle casse di Putin in un solo anno, da una sola nazione.. Al netto delle ipocrisie sul Green Deal, ciò che risulta un po’ contraddittorio sono i muscoli mostrati davanti alle telecamere da alcuni leader europei, “volenterosi”. Che da un lato si mostrano pronti a tutto pur di fermare Putin, e dall’altro lato lo pagano per andare avanti.
È una contraddizione denunciata anche dal Presidente Trump – ha concluso Procaccini- al quale i volenterosi chiedono di impegnarsi contro la Russia. Però il GNL lo comprano dal nemico russo anziché dall’alleato americano. La Commissione ha appena annunciato un piano per porre fine alle importazioni di energia dalla Russia. Un po’ in ritardo, ma va bene. Dobbiamo correre verso l’autonomia energetica europea, da fonti fossili e rinnovabili, senza ideologie né ipocrisie”.