“Ieri il Parlamento europeo ha adottato a stragrande maggioranza (478 voti favorevoli, 30 contrari e 41 astensioni) una risoluzione che esprime, ancora una volta, pieno sostegno alla popolazione tibetana e condanna le autorità della Repubblica Popolare Cinese, responsabili di gravi abusi e violazioni dei diritti umani in Tibet. I deputati europei condannano, in particolare, “i continui casi di persecuzione dei leader religiosi e culturali tibetani e le pratiche di repressione transnazionale da parte delle autorità cinesi, compresa l’assimilazione culturale e linguistica dei bambini nei collegi scolastici statali, che riflette una più ampia politica di assimilazione forzata”.
La risoluzione chiede inoltre a Pechino di fare luce sulla morte sospetta del leader spirituale tibetano Tulku Hungkar Dorje, avvenuta nel marzo 2025, e per quanto riguarda la successione del Dalai Lama, di opporsi “fermamente a qualsiasi tentativo del governo cinese di interferire nella selezione dei leader spirituali buddisti tibetani, tra cui il Dalai Lama”. Due eurodeputati M5S e uno AVS hanno votato contro, mentre altri tre M5S si sono astenuti. Data la tragicità della questione tibetana che da anni continua ad aggravarsi, la decisione sei membri del gruppo The Left si qualifica da sola. È inquietante il fatto che l’esercizio del potere indiscriminato e violento da parte del più forte contro il più debole sia l’elemento centrale per una certa opposizione che di democratico ha poco o nulla”.
Lo dichiarano i senatori di Fratelli d’Italia Giulio Terzi e Andrea De Priamo.