Ue. Terzi (FdI): approntare meccanismo indebitamento comune per garantire fondi europei

Intervenendo alla presentazione del libro “Europa oltre le regole” di Pittella e Bonomi, il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, ha sottolineato come “gli aiuti di Stato rappresentino una delle questioni principali su cui l’UE e gli Stati membri devono impegnarsi seriamente per impiegare al meglio le imponenti somme che saranno a disposizione. Perciò l’Italia non deve semplicemente accodarsi nel modificare eventualmente il divieto di fornire aiuti di Stato a soluzioni che in realtà avvantaggiano soprattutto gli Stati che hanno una maggiore disponibilità fiscale di aiutare le loro aziende e non chi al contrario ne ha meno, come sottolineato oggi dal Presidente Giorgia Meloni. Si devono prevedere strumenti per fondi raccolti da un indebitamento comune dell’Unione per alimentare aiuti europei e non dei singoli Stati che spesso utilizzano strumenti concepiti e costruiti nell’interesse del Paese o dei Paesi con maggiori disponibilità. Lo dimostrano le decisioni prese fino ad oggi in particolare in tema di energia e commercio, due domini marcatamente di ispirazione tedesca. Occorre anche maggiore trasparenza a livello europeo se non vogliamo che prevalga la legge del più forte. In questo senso l’aggressione militare all’Ucraina, il post-pandemia covid e la crisi energetica hanno dato il via ad una marcata mutazione degli equilibri in Europa. Questo cambio può essere un presupposto affinché le storture vengano superate e con esse lo scetticismo delle opinioni pubbliche verso l’Europa derivante dalla mancanza di trasparenza e dallo stanco ritornello “ce lo chiede l’Europa”. Infine, merita molta attenzione la politica industriale e in particolare lo sviluppo della competitività tecnologica e di altri campi, come sta facendo il Commissario Breton. Dobbiamo quindi consolidare il rapporto con le democrazie instaurando e approfondendo un dialogo e relazioni commerciali sempre più profondi, a cominciare dagli Stati Uniti con i quali si dovrebbe superare una mera e in ultima analisi dannosa competizione transatlantica sugli aiuti di Stato. L'”Inflation Reduction Act” rispecchia le sfide del futuro prossimo che noi europei dovremmo soprattutto cogliere in chiave di collaborazione nelle tecnologie avanzate della transizione digitale, dell’energia rinnovabile e di riorganizzate catene di approvvigionamento”.

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