Ue. Terzi (FdI): impegno UE per alimentare la coesione e la deterrenza di fronte alle minacce di Paesi autoritari

“Grande apprezzamento e un ringraziamento all’Ambasciatore polacco in Italia Ryszard Schnepf per organizzato un convegno – a cui hanno partecipato anche l’on. Federica Onori, la Vice Rappresentante dell’ufficio della Commissione europea in Italia Elena Grech e il moderatore Salvatore Custureri – sulla sfida centrale e determinante per l’Europa e i Paesi democratici chiamati a far fronte alla crescente manipolazione delle informazioni ed interferenze straniere. Già nel 2021 l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha riconosciuto e definito il “diritto alla conoscenza” il cui ampio obiettivo è in primis assicurare la libertà di espressione e di stampa, ma non solo. È un diritto che si spinge oltre dato che, non mirando alla censura e tantomeno all’autocensura, va alla radice dei presupposti che inverano tali libertà attraverso le capacità cognitive. Il diritto alla conoscenza ribadisce il diritto all’esercizio del giudizio critico e quello ad essere governati dallo stato di diritto basato su regole e norme democratiche. Regole fondamentali per le nostre società che sono minacciate da Stati o entità straniere ostili che mirano a sovvertire l’ordine mondiale fondato su regole condivise attaccando il funzionamento interno dei Paesi democratici mediante strategie di disinformazione create appositamente. È necessario che le opinioni pubbliche democratiche siano consapevoli ed informate dei pericoli e degli attacchi ibridi che l’UE e gli Stati membri subiscono quotidianamente. Perciò, con l’aumento delle interferenze in modo fortemente crescente e sempre più intrusivo, soprattutto con la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, il Parlamento europeo, il Consiglio europeo e la Commissione europea si sono concentrati sugli aspetti legati alla disinformazione e le interferenze ostili progettati per sovvertire ordinamenti democratici, colpendo in particolare i processi elettorali e decisionali. In tal senso è attesa inoltre la comunicazione della Commissione europea circa lo “Scudo Democratico” prevista per il prossimo autunno. Ulteriori strumenti normativi, come il Digital Services Act e il Media Freedom Act, permettono di neutralizzare la diffusione e il furto di dati principalmente per mano di Paesi come Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. L’impegno dell’UE su questo fronte è dunque evidente e deve proseguire in chiave euroatlantica per alimentare la coesione e la deterrenza di fronte alle minacce di Paesi autoritari”.

Così il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche Ue del Senato intervenendo al convegno : ‘Come proteggere le nostre democrazie dalle interferenze straniere e dalla manipolazione delle informazioni’, organizzato dall’Ambasciata di Polonia in Italia e dall’ufficio della Commissione europea in Italia.

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