“Difesa e sicurezza sono due prerequisiti fondamentali per la libertà e la democrazia in Europa. Negli ultimi due anni, dopo la criminale aggressione russa all’Ucraina, vi è stata una concreta presa di coscienza ma va ribadito: non c’è pace senza una vera deterrenza. Non c’è pace senza un equilibrio negli assetti strategici e di forza. L’obiettivo del 2% del Pil in difesa è oggi una garanzia per l’esistenza stessa dell’Unione. C’è una urgenza europea che va colmata rapidamente riguardo limiti e paramenti del Piano strutturale di Bilancio: va pensata la possibilità di deroghe per gli investimenti nel settore poiché un rapido consolidamento delle industrie della difesa è necessario. Ciò avviene attraverso una definizione a monte degli standard comuni, un aumento delle risorse stanziate, collaborazioni estese su tecnologie dual-use e sistemi d’arma. Ogni giorno diviene più vitale che tale processo si avvii, le continue e ostili dimostrazioni di un uso indiscriminato della forza militare, della disinformazione, degli attacchi ibridi che Mosca e i suoi alleati attuano nel mondo sono evidenti. È giunta l’ora per l’Europa, come ha affermato anche il vicepresidente del Parlamento europeo Gonzalez Pons, di scegliere se essere il giocatore, il pedone o la scacchiera. Non possiamo certo contare in eterno sulla delega della sicurezza all’America per la nostra stabilità internazionale. Urge costruire un vero, integrato e al tempo stesso autonomo, pilastro europeo nella NATO. Riequilibrare il contributo di risorse complessive che l’Europa dà all’Alleanza Atlantica è un primo cruciale passo per rendere molto più concreto e solido l’impegno alla difesa tra tutti i partners euroatlantici, anche tra gli stessi popoli, europei e americano”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi in occasione della riunione plenaria COSAC, in corso a Budapest, nella sessione dedicata alla sicurezza europea e difesa.