“Nel quadro dell’affare assegnato alle Commissioni 3a e 4a sulle ingerenze straniere nei processi democratici degli Stati membri dell’UE e nei Paesi candidati, si sono svolte le audizioni della dott.ssa Nikolova e dell’Avv. Mele. Audizioni assai puntuali visti i recenti sviluppi, nell’ambito europeo, penso allo scenario ucraino o, ancora, a quello delle elezioni annullate in Romania. Riflessioni dal quale sono emersi numerosi spunti su quanto sia cruciale e assai urgente una lotta alla disinformazione comune in UE. La recente relazione annuale 2025 del DIS, in continuità con i due anni precedenti, traccia un quadro allarmante su come Russia e Cina siano in grado di porre in essere campagne coordinate, multi-vettoriali e sinergiche in grado di attaccare le debolezze sistemiche dei Paesi occidentali. In particolare, la disinformazione è una minaccia che si muove attraverso più dimensioni, non soltanto con la manipolazione applicata all’informazione – o a quei temi particolarmente sensibili – ma anche attraverso attacchi cyber alle istituzioni o addirittura influenza diretta sul dibattito politico. È emerso chiaramente dalle due audizioni, poi, quanto i social siano ormai divenuti una vera e propria arma disinformativa, attraverso il meccanismo degli influencer e, ancora, hashtag e pop-up. A fronte di tali rischi per i nostri sistemi democratici, c’è ancora un forte squilibrio di risorse destinate, in Europa, per affrontarli. Sia la dott.ssa Nikolova che l’Avv. Mele hanno sottolineato l’importanza dei passi in avanti finora compiuti dall’Unione europea sul fronte della responsabilizzazione degli attori coinvolti, dal Digital Market Act al Digital Services Act passando per iniziative come EU vs Disinformation e Euroepan Democracy shield. È ora sempre più necessario metterle in atto, intercettare e fare prevenzione – a tutti i livelli – sulla disinformazione, tema al quanto centrale nella vita delle nostre democrazie”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, durante l’audizione, in 4a Commissione, del Direttore della Balkan Free Media Initiative, Antoinette Nikolova, e del Presidente della Commissione Sicurezza Cibernetica del Comitato Atlantico Italiano, Avv. Stefano Mele.