“Confesso il sollievo nel percepire la volontà di affrontare le sfide che la nostra industria sta fronteggiando con quel pragmatismo che è mancato negli ultimi cinque anni”. Così ha dichiarato in Plenaria Mariateresa Vivaldini, eurodeputata di Fratelli d’Italia/ECR e componente Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia. E prosegue nel dibattito sul Clean Industrial Deal: “Rafforzare il sistema produttivo europeo richiede però un diverso livello di impegno, perché sia chiaro: ci troviamo in questa situazione soprattutto a causa delle pessime scelte compiute nella scorsa legislatura.
Serve un cambio concettuale, non soltanto semantico: neutralità tecnologica, meno burocrazia, ricerca e innovazione, reciprocità e sicurezza energetica rappresentano urgenze necessarie a preservare il tessuto imprenditoriale europeo e a dare slancio alla crescita, dimostrando che il Clean Industrial Deal non sia un Green Deal mascherato.
Vi chiediamo lungimiranza: il nuovo contesto geopolitico impone decisioni coraggiose e da parte nostra c’è la ferrea determinazione ad accompagnarvi e sostenervi in questo percorso. Abbiamo però al contempo la necessità di una presa di consapevolezza da parte vostra degli errori commessi: riteniamo cruciale che si cominci a considerare anche la dimensione sociale, perché, sottolineo, decarbonizzare non può né deve significare deindustrializzare o delocalizzare”.