Sgomento e indignazione per il gravissimo atto intimidatorio che ha colpito Sigfrido Ranucci e la sua famiglia, davanti alla loro abitazione.
Un gesto vile e disumano, che avrebbe potuto provocare una tragedia e che colpisce nel modo più odioso possibile: portando la violenza nella vita privata di un uomo e dei suoi affetti più stretti.
A Ranucci e ai suoi cari va la solidarietà piena e sincera di Unirai e dei suoi iscritti.
Ci auguriamo che le autorità facciano rapidamente piena luce sull’accaduto e che i responsabili siano individuati e puniti con la massima severità.
Davanti a simili atti di barbarie, non ci sono colori né appartenenze: c’è solo la condanna, netta, di chi crede nei valori umani e civili che tengono insieme un Paese. Lo afferma il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.