Unirai – Figec Cisal esprime piena solidarietà al collega Giorgio Saracino, inviato del programma Ore14 di Rai 2, vittima di un grave atto intimidatorio mentre svolgeva il proprio lavoro giornalistico nel quartiere Zen di Palermo.
Come ha raccontato lo stesso Saracino al sindacato:
“L’altro ieri eravamo in diretta con Ore14 dal quartiere Zen di Palermo per raccontare gli aggiornamenti sulla strage di Monreale in cui tre ragazzi sono stati uccisi e due feriti, quando siamo stati presi di mira da un’auto che ha sgommato e a tutta velocità ci ha puntati, minacciando di investirci. Il conducente ci ha evitati all’ultimo e abbassando il finestrino ha riferito delle parole che sul momento non ho capito, ma erano chiaramente intimidatorie. In un secondo momento il collega della troupe mi ha riferito che in dialetto aveva detto: ‘Se non ti levi ti ammazzo’. In seguito è stato identificato e sanzionato dai carabinieri presenti, a cui va il mio e nostro ringraziamento.
Io e tutta la squadra di Ore14 guidata da Milo Infante non ci fermeremo e continueremo a fare il nostro lavoro allo Zen di Palermo e ovunque ci sarà la necessità di raccontare e informare.”
Atti come questi rappresentano un attacco alla libertà di stampa e al diritto dei cittadini a essere informati. Chi prova a intimidire un giornalista mentre documenta la realtà, spesso scomoda, che vive il nostro Paese, colpisce il cuore della democrazia.
A Giorgio Saracino, alla troupe di Ore14 e al conduttore Milo Infante va il nostro sostegno convinto. Non siete soli. Il dovere di raccontare la verità non può essere messo a tacere da minacce o violenze. Continueremo a denunciare ogni episodio di intimidazione e a difendere con forza il lavoro dei giornalisti sul campo.