Nella giornata di oggi, il Consiglio degli Studenti dell’Università di Torino, si è trovato ad esprimersi su di una mozione in “sostegno agli studenti dei collettivi” di estrema sinistra arrestati dopo gli scontri al Campus del 13 febbraio.
“Come FUAN-Azione Universitaria abbiamo votato contro una mozione ridicola e ideologica – dichiara il Presidente del Fuan Andrea Montalbano -. Alla sinistra universitaria che vorrebbe difendere i violenti e tapparci la bocca, ricordiamo che, la nostra associazione ha sempre concorso negli anni alle elezioni universitarie eleggendo rappresentanti e rispettando le regole dell’Ateneo. Il FUAN-Azione Universitaria Torino ha anche sottoscritto, come da Regolamento delle Organizzazioni studentesche, il suo pieno rispetto dei principi di democraticità. Inoltre, non possiamo non sottolineare, come proprio coloro che in queste settimane lanciano appelli e mobilitazioni, siano stati gli artefici delle azioni violente di febbraio, con metodi che, come si legge nell’ordinanza che ha portato alle successive misure cautelari, vengono definiti dal magistrato «squadristi, finalizzati a costringere gli avversari politici a non esercitare diritti costituzionalmente garantiti».
Non quindi, si legge ancora, una «legittima espressione del diritto di riunione e di libera manifestazione del pensiero». Al contrario, l’iniziativa del Cua, Collettivo autonomo universitario, «era stata finalizzata, sin dalle fasi iniziali, ad impedire l’esercizio dei medesimi diritti agli studenti del Fuan».
Come parte lesa della vicenda, rinnoviamo quindi la nostra disponibilità ad un incontro con il Rettore per immaginare iniziative trasversali che portino finalmente alla fine degli episodi di violenza negli spazi universitari”.
“Confidiamo nel fatto che da parte delle Istituzioni universitarie vi sia un fermo rigetto di tutte le istanze che vorrebbero limitare il pluralismo all’interno dei luoghi del sapere. Auspichiamo infine che l’auletta C1, da troppo tempo sottratta agli studenti, per lasciar libero sfogo alla violenza dei centri sociali, possa tornare finalmente ad essere destinata a scopi inerenti la didattica dell’ateneo. Noi da parte nostra continueremo a difendere i diritti degli studenti” conclude Nicholas Spoto, rappresentante del FUAN-Azione Universitaria presso il Consiglio degli Studenti.
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