“Anche sugli alloggi universitari il governo si è mosso nella direzione giusta e con tempi celerissimi. Questa problematica è il risultato di scelte che vengono da un passato, più o meno recente, in cui si è scelto di investire in una politica edilizia che ha avuto un grave impatto sui conti pubblici e ipotecato un pezzo di futuro del paese e dei nostri giovani. Il governo però sta dando risposte concrete. Tanto che in pochi mesi il ministro dell’Università Bernini ha già individuato quasi 70.000 immobili idonei per studentati e ha indirizzato risorse del Pnrr a questo settore. Non solo, perché a questo vanno aggiunti altri stanziamenti nella prossima legge di bilancio. Troppo spesso studenti di periferia o di centri privi di atenei sono costretti a non poter completare il proprio ciclo di studi per ragioni economiche. Questo non può e non deve più avvenire. Per consentire di soddisfare a pieno la domanda attuale nei tempi di realizzazione imposti dal Piano di ripresa e resilienza anche la strada del partenariato pubblico-privato è imprescindibile perché lo Stato, da solo, non riuscirebbe a soddisfare le esigenze; il raggiungimento del target di ulteriori 60mila posti letto rappresenta una sfida vera a cui il Governo Meloni non vuole sottrarsi, che va vissuta non come un obbligo burocratico, ma come un grande obiettivo politico di questa maggioranza e un’opportunità per rafforzare il sistema universitario. È fondamentale che il diritto allo studio sia declinato davvero per tutti e questo governo si è impegnato a garantirlo sin dal suo primo giorno di insediamento”.
Lo dichiarano Alessandro Amorese e Grazia Di Maggio, rispettivamente capogruppo e componente di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera.