“Fratelli d’Italia ha votato a favore del provvedimento sui titoli abilitanti in ambito universitario sia perchè dall’opposizione intendiamo porci come forza costruttiva, e sia in quanto convinti che sia necessario dare sempre maggiore centralità al ruolo dell’assistenza sociale, specie alla luce dei disagi sociali che il recente lockdown ha prodotto. In tal senso, avevamo presentato un emendamento per potenziare il ruolo dell’assistente sociale, e nello specifico per superare un gap normativo nella formazione venutosi a creare nel passaggio dal decreto ministeriale 509 del 1999, che prevedeva la laurea magistrale (quindi il quinquennio), al decreto ministeriale 270 del 2004, che ha dato vita alla suddivisione tra la laurea triennale e la laurea specialistica biennale. Grazie al nostro emendamento sarebbe stato possibile permettere ai nuovi laureandi di essere sottoposti a un esame, possibilmente da parte di personale specializzato appartenente all’albo degli assistenti sociali. Così si sarebbe superato anche un altro problema tutto italiano, che non esiste all’estero, relativo alla figura dell’assistente sociale: la divisione, all’interno dell’albo, tra la sezione A e la sezione B, mentre invece a livello internazionale sono considerati in toto. Purtroppo il no al nostro emendamento ha impedito di colmare questo gap, riproponendo il rischio di assistere a laureati in scienze politiche impegnati come gli assistenti sociali, senza peraltro averne la formazione adeguata. Ci auguriamo che a breve sia possibile risolvere questo problema perchè, come ha anche chiarito la nostra leader Giorgia Meloni alla Camera, dobbiamo rivolgere massima attenzione al mondo dei giovani e questo parte proprio dall’avere una platea di assistenti sociali preparati ed adeguati alle esigenze del nostro tempo”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, nel corso del suo intervento in Aula.