“Secondo la Procura di Milano il sindaco Giuseppe Sala sarebbe stato ‘trattato come un dipendente’. Non entro e non posso entrare nei fatti specifici dell’indagine – su cui decide solo la magistratura e vale la presunzione d’innocenza – ma sul piano istituzionale questa è un’ombra pesantissima.” Lo dichiara Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco delle giunte milanesi di centrodestra.
“Un sindaco di Milano può continuare a esercitare il mandato dopo una rappresentazione del genere? Sul piano formale, la legge consente la permanenza in carica fino all’eventuale ricorrenza di condizioni tipiche (provvedimenti di legge o una mozione di sfiducia del Consiglio). Sul piano politico e istituzionale, però, è inaccettabile anche solo l’idea che interessi privati possano ‘trattare’ il sindaco come un proprio funzionario. Milano ha bisogno di un primo cittadino pienamente libero, autorevole e percepito come tale. Per questo credo che il consiglio comunale debba essere convocato con urgenza per un’informativa: il sindaco venga a riferire punto per punto e a smentire, con atti e fatti, ogni ombra. In assenza di chiarimenti rapidi e convincenti – conclude De Corato – valuti un passo indietro o un’autosospensione per tutelare l’istituzione e la reputazione della città”.