Ursula von der Leyen a Venezia: “6 miliardi per prevenire dissesto” e ridurre rischi di inondazioni e frane      

Prosegue la visita italiana della Presidente Ursula von der Leyen. Ieri è stata accompagnata dal Presidente del Consiglio, che ha voluto di nuovo essere presente nel territorio martoriato per mostrare al Capo dell’organo esecutivo europeo la distruzione della regione colpita dall’alluvione, prima dall’alto durante il sorvolo in elicottero, e poi in strada a Cesena. La Presidente europea oggi a Venezia ha nuovamente confermato la vicinanza dell’Ue all’Italia: “Tin bota. L’Europa è con voi. Anche per ripristinare l’equilibrio stravolto tra la natura e l’ambiente edificato. Il Next Generation Eu prevede 6 miliardi di euro per l’Italia, destinati a ridurre i rischi di inondazioni e frane. Per esempio, sarà ripristinato il letto del fiume Po, con interventi di rimozione del cemento e riattivazione del verde lungo le rive, per lasciare spazio alla natura. Dobbiamo fare della natura il nostro partner nella lotta contro i cambiamenti climatici”.

Proprio l’Italia, in questo ultimo mese, è stata vittima degli effetti dei cambiamenti climatici, con inondazioni, frane. In questa occasione tuttavia oltre l’ingente entità dei danni, c’è stata una sorprendete azione da parte della gente del posto e non solo.  “Abbiamo visto gli Angeli nel fango. Volontari da tutta Italia. Angeli nel fango. Soccorritori da Francia, Belgio, Slovacchia, Slovenia. E al loro fianco: l’Unione europea”, ha raccontato von der Leyen durante il suo intervento alla Biennale di oggi.

La numero uno dell’esecutivo europeo ha posto poi l’attenzione su Venezia e sui rischi a cui è fortemente soggetta per sua stessa natura: “Il danno causato dall’uomo è particolarmente tangibile qui a Venezia. Possiamo evitare lo scenario peggiore, ma tutto dipende dalla nostra velocità d’azione. Ridurre le emissioni degli edifici è cruciale per conseguire la neutralità climatica e rallentare l’innalzamento del livello del mare”.

Ha poi spiegato come l’Unione intende implementare il “Nuovo Bauhaus Europeo”, iniziativa della Commissione che mira a costruire “un’esperienza culturale, umana, positiva e tangibile” attorno alla cittadinanza, andando anche a trasformare i volti delle città europee con il fine di renderle più vivibili, funzionali e accessibili a tutti.
Ricordando Andrea Palladio e i suoi tre criteri per l’edificio perfetto, ovvero la solidità, l’utilità e la bellezza, la Presidente ha spiegato che “Per noi il concetto di solidità si traduce in sostenibilità. Palladio riteneva che gli edifici dovessero resistere alla prova del tempo. Gli edifici supereranno tale prova solo se saranno sostenibili. Razionalmente comprendiamo la necessità di agire per il clima. Ma gli edifici sostenibili devono parlare anche col linguaggio delle emozioni. Con il nuovo Bauhaus europeo vogliamo dimostrare che anche ciò che è necessario può essere bello. La bellezza deve diventare il nostro alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici. Abbiamo dato una forte connotazione sociale all’idea palladiana di utilità. Bellezza e sostenibilità devono essere economicamente accessibili alle persone di ogni estrazione e alle famiglie di qualsiasi fascia di reddito, perché bellezza e sostenibilità devono essere alla portata di tutti”.

La missione italiana della Presidente della Commissione Europea, come ribadito da Giorgia Meloni, è un segnale “più che formale”, che rende l’Europa partecipe della emergenza che sta vivendo il nostro territorio, e nello spirito di solidarietà e unione, diventa una tematica anche europea.
La messa a disposizione dei 6 miliardi di euro è un primo passo significativo nei confronti dell’Italia, che anche grazie alla nuova linea politica può contare su un aiuto più consistente da parte delle istituzioni europee. Vedremo se le promesse fatte in questa situazione di emergenza verranno mantenute anche in tempo di pace.

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