“E’ ormai definitivamente chiaro che il ministro Luciana Lamorgese ha mentito al Senato sulla sospensione dal servizio degli agenti di polizia assenti per qualunque motivo. Il 14 dicembre,durante la sua audizione davanti alla Commissione Affari Istituzionali del Senato a proposito del decreto-legge 172/2021 che, tra le altre cose, ha introdotto l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine, le chiesi specificamente se fosse vero quanto stavano scrivendo le agenzie in quelle ore, e cioè che sarebbero stati sospesi dallo stipendio anche gli agenti assenti per malattia, gravidanza o altre ragioni. In un primo tempo, la titolare del Viminale non rispose, poi su mia sollecitazione, disse testualmente: ‘Non è che viene tolto lo stipendio a chi non rientra. Non sarebbe possibile questo, cioè, sarebbe stata una circolare al di fuori di quelle che sono le regole,perché chi ha un legittimo motivo lo giustifica. Quindi, è ovvio: se io ho un altro motivo che non è per la mancanza della vaccinazione è ovvio che va secondo le regole generali del pubblico impiego.’ Abbiamo letto che in realtà le disposizioni sono proprio, purtroppo, quelle di cui avevo parlato e ora giunge da tutta Italia la conferma che vengono applicate con uno zelo straordinario. Come dissi il 14 dicembre alla dott. Lamorgese, non c’è alcuna razionalità in un simile provvedimento, che dovrebbe essere volto a limitare le possibilità di contagio non a vessare ingiustificatamente fedeli servitori dello Stato, e lo stesso decreto-legge non lo richiede limitandosi a dire che ‘la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative dei soggetti obbligati’. Quindi al ministero stanno violando, senza copertura da parte della legge, i diritti costituzionali di donne in gravidanza, di uomini e donne in malattia o comunque assenti giustificati, e il ministro Lamorgese ha mentito davanti al Senato, imitando il suo collega Speranza. Un atto molto grave, che negli Stati Uniti può comportare fino a quattro anni di carcere, e che in ogni caso mostra una inadeguatezza a rivestire questo ruolo importantissimo. Questo episodio, peraltro, si aggiunge ai molti altri, dal rave party indisturbato di Viterbo all’immigrazione clandestina fuori controllo, per i quali Fratelli d’Italia ha chiesto le sue dimissioni.”
E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan.