Vajont. De Carlo (FdI): Dovere è lavorare affinché non accada più

“Il 9 ottobre non è una giornata normale per la Provincia di Belluno, non lo è per tutti gli italiani, ma a maggior ragione per chi, come me, chiama casa posti come Longarone, Erto e Casso”  , E”. Così in Aula, durante la commemorazione della tragedia del Vajont, il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo. “Quella tragedia – prosegue – è causata dall’uomo che rompe il rapporto tra montagna e popolazioni locali, le quali avevano avvertito di ciò che sarebbe successo, grazie alla sensibilità di chi vive quelle aree e conosce quel territorio. Morirono – osserva ancora – quasi 2mila persone, 487 delle quali bambini, ma solo pochi giorni dopo gli Alpini aprirono una scuola sotto una tenda per i pochi sopravvissuti. Fu un segnale chiaro di ripartenza. Oggi sono tante le manifestazioni organizzate in provincia di Belluno, ma credo che un rappresentante di quel territorio abbia il dovere, seppur desideroso di presenziare, di stare in Senato perché è da qui che possiamo lavorare affinché ciò che è accaduto non accada più”, conclude De Carlo.

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