“L’abbattimento della Vela gialla a Scampia è l’ultimo esempio virtuoso di demolizione di un’architettura tossica e criminogena. Deve diventare fonte di ispirazione per il centrodestra che intellettualmente ha lanciato la crociata della ‘sostituzione edilizia’ negli anni 90. Sono ormai decenni che studi scientifici dimostrano l’impatto negativo che un certo genere di urbanistica ha sulla degenerazione sociale, sulla creazione di ghetti nei quali violenza, spaccio, droga e prostituzione, e luogo in cui dominano spersonalizzazione e criminalità organizzata. Un certo tipo di gigantismo architettonico, tipico degli anni ’70 e ’80 ha punteggiato tutte le periferie delle aree metropolitane improntate alla massificazione, alla monofunzionalità, alla zonizzazione. Il governo di centrodestra avrà vinto la propria sfida quando riuscirà a fare una grande riforma che recuperi il valore della bellezza nelle periferie come processo educativo per gli abitanti i quali hanno diritto a godere di quartieri a misura d’uomo con un centro storico, una piazza, una fontana al centro. La partita che ora si gioca è sul dopo Scampia o dopo la Diga di Genova… È giunto il momento di affermare il diritto alla città giardino, un modello da riaggiornare in base alle esigenze bioclimatiche che non deve invece cedere il passo a grattacieli e nuovi mostri di acciaio e vetro”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.