Era la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Nelle stesse ore si sarebbe consumato il dramma della Costa Concordia, splendida nave da crociera che col mare liscio come l’olio, l’inqualificabile comandante Schettino avrebbe condotto sugli scogli mentre tentava la famigerata manovra “dell’inchino” all’isola del Giglio. Una trentina di morti mentre le scene dei soccorsi si srotolano sugli schermi di tutto il mondo in presa diretta.
Ma ci sono anche altri drammi, altre disgrazie, che si consumano invece nell’intimità, e che solo col tempo arriveranno ad essere di pubblico dominio. Mentre la Costa Concordia si sdraia sugli scogli di una secca uccidendo oltre 30 persone, qualcosa sta accadendo in una normale casa, di una famiglia normale, con un marito normale, suoceri normali, figli normali, persino un’amante normale, e poi una moglie che si vorrà far passare per una strana perché, sostengono, un bel momento esce di casa in pigiama e scompare.
E’ il caso di Roberta Ragusa. Quella notte, da una bella casa di Gello, nel comune di San Giuliano Terme nel pisano, sparisce una piacente 44enne, sposata, madre affezionatissima di due figlioli, persona di specchiata moralità, con alle spalle una vita limpida, inattaccabile. A dare l’allarme è il marito, Antonio Logli, proprietario di un’autoscuola che si trova nella stessa casa dove vivono, e dove in altri due appartamenti vivono rispettivamente il padre e la madre di Logli, e la famiglia del fratello. Nessuno quella notte si accorge di nulla, nemmeno il marito che sostiene di essersi addormentato verso la mezzanotte mentre la moglie era ancora in cucina, al piano di sotto, a scrivere la lista della spesa. Nemmeno i figli di Roberta si accorgono di qualcosa che non va.
Quando Antonio Logli denuncia la sparizione della moglie, dice che lei dovrebbe essersi allontanata in pigiama, con sopra solo un leggero giubbotto, e le ciabatte ai piedi. In una notte di gennaio con 6° sotto zero. Come minimo, se davvero Roberta si è allontana in quelle condizioni, il freddo dovrebbe averla uccisa in poco tempo, e il corpo dovrebbe trovarsi non troppo lontano da casa. E invece, malgrado ricerche davvero capillari, di Roberta non c’è la minima traccia. In compenso, le indagini portano alla luce alcune situazioni di cui fino ad allora Logli si era ben guardato di parlare. Si scopre che l’integerrimo padre di famiglia, bravissimo marito come sostengono i genitori, ha un’amante giovanissima. Poco più che ventenne. Si tratta della ragazza alla pari che avrebbe dovuto guardare i bambini, ma che dopo poco tempo era stata assunta come impiegata dall’autoscuola, e che ormai divide la doppia vita di Antonio da oltre sette anni. Roberta l’ha sempre trattata come un’amica, anzi, di più, quasi come una figliola arrivando addirittura a confidarsi con lei. Negli ultimi tempi, Roberta si è resa conto che probabilmente suo marito la tradisce, anche se ancora non immagina con chi. I rapporti di coppia si sono guastati, si litiga spesso. In più, pochi giorni prima della sparizione di Roberta, in casa c’è un incidente. Antonio cade addosso alla moglie mentre entrambi si trovano sulla scaletta che porta in soffitta, e Roberta batte malamente la testa. Alcune amiche diranno in seguito che la Ragusa aveva visto l’incidente come una sorta di attentato del marito alla sua vita, e che ne era rimasta molto spaventata. Certezza di quello che è accaduto davvero, però, non ce n’è.
Che però Roberta sia in una frase di riflessione rispetto al suo futuro, lo sanno in parecchi. Forse è arrivato il momento che chieda la separazione da suo marito? Non è un passo facile per una serie di considerazione. Primo tra tutti perché lei ha il terrore di nuocere in qualche modo ai figli che sono da sempre i suoi grandi amori. Il maschio, già quasi un ometto, e la femminuccia, ancora una bambina sempre bisognosa della mamma. Come avrebbero preso una sua richiesta di separazione dal papà? E poi c’è anche il problema economico, perché tutta l’eredità dei genitori di Roberta, che lei aveva perso molto giovane, è investita nell’attività di famiglia, autoscuola, villa e tutto il resto. Antonio sarebbe stato disponibile a dividere e ricominciare da capo? Non si sa… Quello che si sa è che la notte della sparizione di Roberta, verso la mezzanotte, quando Logli dice di essere salito in camera per dormire, in realtà va in soffitta e telefona a Sara, la sua amante. Parlano i due, più che altro si fanno delle coccole, e magari Roberta li ascolta, e scopre finalmente chi è l’amante del marito. Sarebbe stato terribile per lei, e se davvero fosse andata così cosa sarebbe potuto accadere tra lei e Antonio?
Passa il tempo, e si continua a cercare Roberta Ragusa ovunque. Roberta che sembra essersi dissolta senza lasciare traccia. Roberta che sembra aver completamente dimenticato i suoi figli, senza i quali prima di sparire faticava a stare senza anche per poche ore. Quei figli che ha sempre amato visceralmente. Roberta, sempre presente per l’organizzazione della casa, e con una vita scandita da ritmi regolarissimi. Che fine ha fatto?
Arrivano un paio di segnalazioni, ma i carabinieri scoprono che sono inattendibili. Arriverà di lì a poco anche un testimone. L’uomo, un vicino di casa dei Logli, che li conosce almeno di vista entrambi, sostiene di aver visto Antonio la notte della scomparsa di Roberta, fermo con l’auto in una strada limitrofa, mentre litiga violentemente con una donna, per poi vederli andare via insieme. Erano veramente Antonio e Roberta la coppia che litigava dopo la mezzanotte lungo la strada?
Alla fine, Logli viene rinviato a giudizio per l’omicidio della moglie. Manca il corpo, ma gli inquirenti sostengono che ci sono moltissimi indizi che portano al marito, che avrebbe avuto modo e tempo per sopprimere la moglie e distruggerne il cadavere. Logli sceglie il rito abbreviato, e alla fine viene condannato a vent’anni. Si professa innocente, e anche i figli lo difendono. Quei ragazzi attaccatissimi alla loro mamma, che però già pochi mesi dopo la scomparsa di lei si sono visti arrivare in casa Sara, l’amante del padre, venuta per prendere a tutti gli effetti il posto di Roberta.
Logli spera che la Cassazione ribalti il verdetto e di venire assolto. Ma ieri sera la Cassazione conferma la pena, e lui alla fine va in galera. Sono sette anni che non c’è traccia di Roberta.