L’atto di indirizzo della Giunta Regionale della Calabria per la programmazione della stagione balneare 2025, deliberato lo scorso febbraio, è stato il primo intervento nel settore del mare.
Un grande segnale di attenzione verso le politiche del mare e del marketing strategico territoriale, una nuova visione sul turismo che per ovvi motivi deve essere destagionalizzato, al fine di rendere vivibile il mare tutto l’anno.
Ma come cantava Marco Masini, “Ci vorrebbe il mare”!
È innegabile il lavoro svolto in questi anni dal Presidente della Regione Calabria e dalle strutture regionali. Negli ultimi giorni si è appreso l’impiego della sonda Sar, un particolare sistema di monitoraggio capace di mappare le condizioni del sottosuolo ed individuare eventuali condotte abusive con scarico diretto a mare. E le prima verifiche purtroppo, ma era già noto a tutti (residenti e non, villeggianti e turisti, occasionali ed appassionati), hanno evidenziato la scoperta di sette siti nel mare del golfo di Lamezia Terme, anomalie riscontrate proprio a valle dell’esito della campagna di indagine.
Ma il punto non è (soltanto) questo.
La cultura del rispetto del mare si deve insegnare sin dalle scuole elementari; è un insieme di conoscenze, valori e comportamenti che devono promuovere la tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino in ogni località del nostro pianeta. A partire dalle nostre coste, sul Tirreno e sullo Jonio, ciascuno deve fare la sua parte, riconoscendone l’importanza per l’ambiente ed il benessere dei cittadini. Questo aspetto declina una serie di conclusioni che non fanno bene alla nostra terra e che niente hanno a che fare con la consapevolezza che si debbano promuovere pratiche responsabili sia a terra che in mare.
“Porti il figlio a respirare l’aria di mare” suggerivano i medici di fine ‘900!
Il concetto di civiltà e rispetto del mare deve essere posto alla base delle amministrazioni, da quelle centrali/nazionali alle regionali e locali.
L’assessorato alle politiche del mare è un’opportunità per tutte le amministrazioni, un tocca sana. Un assessorato che si occupi di tutte le questioni relative al mare, alla costa ed alle attività marittime in corrispondenza dell’area geografica dell’Ente, in piena sinergia con l’Assessorato regionale all’Ambiente ed il “Dipartimento per le politiche del mare” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che coordina le politiche marittime del governo.
Andrebbe a coprire un’enorme lacuna sulle concessioni per gli stabilimenti balneari, supportare gli Enti proposti per la tutela della costa attraverso lo studio e l’innovazione con progetti di ricerca e finanziamenti internazionali nel campo marittimo, finalizzati alla prevenzione della costa ma anche alla formazione ed educazione al rispetto delle regole nella gestione della spiaggia, da parte di tutti gli stakeholder (utenti, gestori, lavoratori, istituzioni).
Un siffatto assessorato avrebbe tutte le carte in regola per sviluppare un turismo sostenibile nella nostra stupenda terra, che quest’anno è salita sul podio nazionale per il numero di bandiere blu (23) riconosciuto dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere europee che soddisfano una serie di parametri di qualità, con la promozione di attività turistiche compatibili con l’ambiente marino e, in linea con gli indirizzi regionali, con una visione annuale includendo attività accessorie diverse dalla balneazione.
Aspetto da non sottovalutare in quanto le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo stagionali, secondo le indicazioni della Regione Calabria, dovranno prevedere l’utilizzo dell’area concessa per un periodo minimo di 4 mesi e massimo di 6 mesi, nell’intervallo compreso tra il 1° maggio 2025 ed il 31 ottobre 2025 (come accade in tutte le realtà balneari), mentre quelle ad utilizzo annuale potranno includere attività diverse dalla classica balneazione quale ristorazione, attività ludiche, sportive, di intrattenimento per tutte le fasce di età.
Incoraggiamo nuove forme di turismo, favoriamo il collegamento dell’offerta (turistica) di tipo balneare alle iniziative diffuse sul territorio calabrese, potenziamo l’offerta di trasporto dedicata ai nostri nodi turistici strategici (le terme, i siti archeologici, le bellezze dei centri storici, le spiagge delle coste, le innumerevoli emergenze artistiche, i musei e via dicendo), proponiamo i corner presso le nostre tre aerostazioni, un punto informativo dove rappresentare le bellezze della nostra terra.
Un assessorato dedicato al mare ed alle infinite opportunità di sviluppo turistico marittimo dei nostri centri, dal più piccolo alla città metropolitana di Reggio Calabria.
I presupposti ci sono tutti. Ci vuole coraggio per dare una svolta alle vecchie e cattivi abitudini.