Vertice Italia-Algeria: il nostro Paese al centro del Mediterraneo consolida l’asse euro-africano

40 intese firmate, 400 imprese coinvolte: questi i numeri che raccontano il Quinto Vertice Italia-Algeria (a margine del quale ha avuto luogo anche il Business Forum) che si è tenuto ieri -23 luglio- nel cuore di Villa Doria Pamphili, a Roma, e che ha segnato un’ulteriore tappa fondamentale nel rafforzamento dell’asse Italia-Africa. Un evento che certifica, ancora una volta, la concretezza dell’azione del Governo Meloni, che con il continente africano sta lavorando sodo sia a livello multilaterale che a livello bilaterale- come ha evidenziato per l’appunto il recente summit. 

E visto che noi ci teniamo a parlare con cognizione di causa, vi mostriamo alcuni significativi dati che rendono bene l’idea di quanto l’Algeria sia fondamentale nel rapporto tra le due sponde del Mediterraneo, e del perché dunque sia così importante per la nostra politica estera: difatti, il Paese algerinoè oggi il primo partner commerciale dell’Italia in Africa, con un interscambio da quasi 14 miliardi di euro e investimenti italiani che sfiorano gli 8,5 miliardi. Insomma, decisamente un attore da tenere d’occhio e con cui proseguire una collaborazione sicuramente fruttuosa.

Oltre all’aspetto economico e commerciale, qua parliamo di una collaborazione strategica che va a toccare settori cruciali come quello dell’energia, delle infrastrutture, dell’agricoltura e della sicurezza. Il tutto dentro una visione precisa, che fa dell’Italia il fulcro mediterraneo tra l’Europa e l’Africa. E che contribuisce ad affidare al nostro Paese il ruolo di ponte; un ruolo che si sta guadagnando sul campo attraverso un lavoro indefesso e costante. 

C’è poi un altro punto fondamentale che rende l’Algeria sempre più rilevante, e risiede nel suo essere un corridoio decisivo in termini di approvvigionamenti energetici. Tant’è che si profila essere una “nuova Russia” in chiave mediterranea. Ed è proprio su questo asse energetico, solido e strategico, che il Governo Meloni sta lavorando per trasformare l’Italia nel primo hub energetico del Mediterraneo. Un progetto sicuramento ambizioso, ma che oggi appare sempre più realizzabile grazie al corridoio algerino.

Oltre a tutto ciò, va poi ricordato che ègià attivo anche un partenariato pubblico-privato che coinvolge Bonifiche Ferraresi, grazie a cui si coltiveranno cereali e legumi su 36mila ettari di deserto algerino, con una produzione prevista di 40-45mila tonnellate in più all’anno. Un progetto agricolo innovativo, che unisce sviluppo sostenibile e sicurezza alimentare, e che mostra come la cooperazione Italia-Algeria sia davvero a 360 gradi.

Un modello da esportare 

Quello con l’Algeria quindi non è solo un partenariato, ma è un modello di cooperazione esemplare, che potrà essere replicato con altri Paesi africani nell’ambito dello sviluppo del Piano Mattei. Perché l’Italia, grazie alla sua credibilità e alla sua visione, si propone come partner ideale per accompagnare lo sviluppo dell’intero continente africano.

L’Alleanza Roma-Algeri ha confermato che ora l’Italia è centrale nel Mediterraneo, non per retorica, ma per visione e capacità d’azione. Il Governo Meloni ha riportato la nostra Nazione a dialogare con forza con il continente africano, e lo ha fatto in modo serio, credibile e lungimirante E a chi continua a denigrare, insultare e distorcere la realtà, noi contrapponiamo i fatti di chi lavora, giorno e notte, per consegnare risultati al popolo italiano.

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