Nella giornata di oggi, 7 settembre, è stata approvata in via definitiva la proposta di legge sulle nuove norme al Codice Rosso per le vittime di violenza domestica e di genere. Il testo, dopo il via libera del Senato, ha ottenuto a Montecitorio 200 sì, nessun voto contrario e 61 astenuti (Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra).
Le norme approvate introducono un’ulteriore ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la Corte d’appello, qualora, nei casi di delitti di violenza domestica o di genere, il pm non senta la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato; l’introduzione di nuovi reati e l’inasprimento delle pene già esistenti; e infine, l’elaborazione di una procedura per tutelare meglio e prima chi vive situazioni di rischio.
L’approvazione delle norme in questione rappresenta un ulteriore passo nella tutela delle donne e nel contrasto ad ogni forma di violenza. Con le nuove misure si manda un messaggio importante che infonde speranza e fiducia a tutte quelle donne che hanno subito o subiscono violenza, anche e soprattutto tra le mura domestiche.
I partiti di maggioranza hanno votato tutti a favore, segno evidente della compattezza e dell’impegno di questo Governo nei confronti di un fenomeno che colpisce il nostro paese da anni e che in modo particolare nell’ultimo periodo ha dominato, drammaticamente, le pagine di cronaca.
L’approvazione delle nuove importanti misure è da considerare senza dubbio un ulteriore successo nel lungo cammino che si sta percorrendo per porre definitivamente un punto al problema della violenza sulle donne. Nonostante ciò, c’è un’unica nota amara che riguarda l’astensione di alcuni tra i maggiori partiti di opposizione, che fa tristemente percepire come, anche su questioni che non dovrebbero avere colore, la divisione politica prevalga sulle scelte di buonsenso.