Buongiorno a tutti,
mi spiace di non poter essere fisicamente presente ma ci tenevo ad inviare il mio saluto a questa importantissima iniziativa, organizzata dai gruppi parlamentari di FdI e dai Dipartimenti Sanità e Professioni del nostro movimento.
Voglio ringraziare tutti i relatori che hanno accettato cortesemente il nostro invito e che oggi si confronteranno insieme a noi su temi che ormai sono la nostra quotidianità: piano vaccinale, certificato verde digitale, responsabilità medica, le professioni sanitarie. Tutte questioni delle quali Fratelli d’Italia si occupa da tempo.
Il titolo di questa iniziativa è “Riapri Italia, la sfida è oggi”. La realtà è che a più di un anno dalla pandemia siamo al punto di partenza e la strategia adottata dal Governo è sempre la stessa: si continua con le chiusure generalizzate delle attività produttive, andiamo avanti con i lockdown e la limitazione delle libertà fondamentali, non si interviene invece sui reali focolai di contagio come il trasporto pubblico, non si investe abbastanza sulle cure domiciliari e sulle terapie precoci, che abbiamo posto più volte e che sono la chiave di volta per abbattere la pressione sulle nostre strutture sanitarie.
Sui vaccini stiamo subendo le conseguenze del più grande fallimento dell’Unione Europea dalla sua nascita. Anche noi abbiamo sostenuto il piano di acquisti comune della Commissione europea ma la situazione è drammaticamente sotto gli occhi di tutti: ritardi nelle autorizzazioni, contratti scritti male e che non si riesce a far rispettare, commissari che si rimpallano le responsabilità uno sull’altro.
E alle responsabilità europee si aggiungono quelle altrettanti gravi del governo italiano. La rimozione di Arcuri è il minimo che il Governo Draghi potesse fare, ma noi continuiamo a pagare lo scotto di aver perso mesi preziosi e di non aver organizzato per tempo una campagna vaccinale che avesse come priorità assoluta quella di mettere in sicurezza gli anziani e i più fragili e che ampliasse da subito la platea dei vaccinatori come Fratelli d’Italia aveva proposto, i farmacisti e i medici di base ad esempio.
I problemi irrisolti rimangono la carenza nell’approvvigionamento di vaccini e un piano che continua ad andare a rilento. Sono temi che FdI pone ormai da un anno, eppure siamo stati spesso inascoltati. Così come siamo stati favorevoli alla produzione di vaccini in Italia: un tema che altre Nazioni si sono poste fin da subito all’indomani dello scoppio dell’epidemia e che noi abbiamo ignorato, nonostante in campo farmaceutico l’Italia rappresenti da sempre un’eccellenza assoluta. Probabilmente, se ci fossimo mossi per tempo oggi saremmo già in grado di produrre vaccini anche qui. E invece niente.
Ora serve programmare la riapertura perché non possiamo immaginare che il lockdown e le chiusure siano la nostra normalità. Penso ad esempio al tema del certificato verde digitale: siamo stati i primi a sostenerlo e ci auguriamo che venga adottato il prima possibile, in un orizzonte di totale reciprocità con tutti gli altri Stati europei. È una priorità ed è fondamentale per ripristinare la libertà di circolazione e far ripartire soprattutto il turismo.
Voglio ovviamente salutare, e vado alla conclusione, i rappresentanti delle professioni sanitarie: come sapete Fratelli d’Italia è stata favorevole allo scudo penale per i sanitari, i medici e tutti i vaccinatori e pone da tempo il problema dell’imbuto formativo, che impedisce di avere abbastanza medici specializzati. Come tante altre questioni che vi riguardano. Sullo sfondo, ovviamente rimane il tema di grande respiro che è quello della riforma del Servizio Sanitario Nazionale, che non è più rinviabile a maggior ragione oggi e che secondo noi dovrà avere al centro la valorizzazione della medicina del territorio, che abbiamo visto essere decisiva anche e soprattutto in quest’emergenza.
Su questo e tanti altri temi FdI sarà sempre in prima linea, anche dall’opposizione, in Parlamento. Grazie a voi per questo importante contributo e a chi ci ha seguito.