Vienna, Rampelli (VPC-FDI) Min. Di Maio sa di stare al governo? 

“È desolante vedere l’Europa tutta rannicchiata in se stessa, strattonata dai relativismi e quasi inconsapevole di essere stato il motore della civiltà occidentale. La più efficace risposta al terrorismo vigliacco e indegno che colpisce persone innocenti è l’orgoglio della propria identità, la sua coltivazione, la sua promozione, mentre imperversano spinte a edulcorarla, se non a rinnegarla. E la follia stragista ne approfitta per sferrare la sua guerra di conquista.

In questa cornice si leggono stupefacenti dichiarazioni del Ministro degli esteri Luigi Di Maio. Un vicepresidente del Consiglio che approvò il decreto sicurezza nel 2018 e un ministro degli Esteri omonimo che lo ha abrogato in parti consistenti. Di fronte al lutto che ha travolto due nazioni confinanti e amiche, a terroristi che utilizzano la rotta italiana degli scafisti – nonostante le ridicole negazioni della sinistra – occorrerebbe tacere, chiedere scusa, portare nel Consiglio dei ministri la proposta del blocco navale oppure dimettersi. C’è un limite alla decenza che non deve essere superato”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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