Vittoria di Fratelli d’Italia: l’equo compenso diventa finalmente legge

Oggi, 12 aprile, giornata storica per tutti i lavoratori professionisti, i quali vedono finalmente riconosciuto adeguatamente il loro lavoro. Con il via libera della Camera dei Deputati si da finalmente attuazione ad “una norma che ha l’intento di riconoscere e tutelare la qualità e la quantità del lavoro svolto dai liberi professionisti nei confronti dei cosiddetti contraenti forti”, come sottolineato dal premier Meloni, che aggiunge che questo è un “importante traguardo raggiunto volto a restituire dignità e giustizia a tanti professionisti a cui per troppo tempo sono state imposte condizioni economicamente inique.”

La legge intende supportare tutti i professionisti, sia quelli iscritti ad un Ordine che quelli appartenenti a professioni non regolamentate, come ad esempio gli amministratori di condominio o i revisori legali.

Saranno tenuti a rispettare tale legge, garantendo ai lavoratori un equo compenso, tutte le Pubbliche amministrazioni e le grandi imprese che hanno almeno 50 dipendenti e un fatturato annuo superiore a dieci milioni di euro.

“L’equo compenso è finalmente realtà. Con l’approvazione definitiva alla Camera della proposta di legge a prima firma Meloni, verranno infatti tutelati quei professionisti, inspiegabilmente criminalizzati dalle politiche del passato, che forniscono quotidianamente prestazioni d’opera intellettuale in favore di aziende e pubbliche amministrazioni. Grazie alle norme approvate oggi non ci saranno più professionisti sottopagati e verrà garantito loro un diritto chiaramente tutelato anche dalla nostra Costituzione. È un primo passo verso una riforma che riguarderà la formazione, l’orientamento e l’accesso alla professione. Grazie al coerente e determinato impegno di Fratelli d’Italia è stato onorato un altro impegno assunto in campagna elettorale, atteso da anni da quel mondo delle libere professioni e che riceve oggi adeguata risposta” dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Un ulteriore passo dunque verso la realizzazione di un Paese più equo che si pone a fianco dei lavoratori, che possono ora fidarsi del Governo, perché questo ha tutte le intenzioni, comprovate dalle azioni, di agire in loro supporto affinché la qualità e la quantità del loro lavoro siano adeguatamente riconosciute prima di tutto sotto il profilo economico.

Per questa vittoria anche una manifestazione di orgoglio fuori da palazzo Chigi da parte di diversi esponenti di Fratelli d’Italia: “Dalle parole ai fatti nonostante i tanti ostacoli incontrati, oggi il testo ha visto finalmente la luce. I valori dei professionisti sono da sempre affini a quelli della destra. Partendo delle competenze alla meritocrazia, passando per la deontologia professionale, quando parliamo di professioni noi di Fratelli d’Italia ci sentiamo a casa. La categoria dei liberi professionisti è stata spesso usata per fini elettorali, ma non da noi, e in primis non dal Presidente Meloni, prima firmataria di questa norma. Il voto di oggi è solo un passo di un percorso iniziato quando eravamo al 4% e che ora vogliamo proseguire forti degli oneri e degli onori di essere al governo, per riformare complessivamente il sistema professionale italiano puntando sulla dignità e la valorizzazione delle competenze”, dichiara Marta Schifone, capogruppo Fdi in Commissione Lavoro.

Il traguardo ottenuto oggi in Parlamento dal Premier e dal suo partito conferma ulteriormente il successo delle azioni intraprese finora, che non intendono rimanere isolate, ma che rappresentano solamente l’inizio di quel processo strutturale ed efficace che il Governo intende perseguire, così da assicurare a tutti i cittadini un giusto e più favorevole avvenire.

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