“La grande novità del Governo di Giorgia Meloni è che noi vogliamo una cultura libera e vogliamo governare con la nostra libertà di pensiero e con le nostre idee” afferma Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia intervenendo a Firenze all’evento ‘Spazio cultura, valorizzare il passato, immaginare il futuro’, organizzato dai gruppi parlamentari del partito. Un evento il cui focus è la cultura vista come dialogo, come sintesi di bellezza, patrimonio condiviso del nostro Paese. Il confronto come cifra per valorizzare l’immenso valore culturale dell’Italia, esaltandone l’identità.
É sulla capacità e sul merito che punta Fratelli d’Italia: “Quando abbiamo vinto le elezioni abbiamo detto che vogliamo liberare la cultura dall’egemonia di sinistra. A noi non interessa l’appartenenza, ma la capacità e il merito”. Lo ha detto Federico Mollicone (FdI), presidente della commissione Cultura alla Camera intervenendo all’iniziativa ‘Spazio cultura’ in corso a Firenze. “A Cinecittà c’è una nuova governance, alla Rai e al Centro sperimentale di cinematografia c’è una nuova gestione, alla Biennale un nuovo presidente che sta lavorando molto bene, così come al Maxxi e in tutte le altre istituzioni culturali. Finalmente merito, competenza, esperienza sono di nuovo al centro del sistema culturale”. Nel suo intervento Mollicone ha sottolineato come il governo abbia già realizzato l’80% di quanto scritto nel programma, citando tra gli altri, la riforma del Fus, la promozione della cultura italiana, le mostre su Futurismo e Tolkien e la valorizzazione e l’ampliamento del patrimonio museale.
L’obiettivo del governo è garantire che la cultura sia accessibile a tutti: “Non una cultura elitaria, solo per pochi. Noi che siamo la forza politica più popolare del paese dobbiamo e avremo questa visione della cultura. La cultura deve produrre una ricchezza culturale, deve essere diffusa, divulgata. Ma cultura libera vuol dire stare a disposizione di tutta la filiera, di tutto il mondo dei professionisti e degli artisti. Oggi in Italia questo non esiste”, sottolinea il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi.
L’evento è anche un’occasione per ribadire che la cultura non deve essere egemonizzata dalla sinistra: “La cultura non è di sinistra, la cultura è di tutti, di tutte le persone che la amano, non c’è un’egemonia culturale di sinistra, è la sinistra che ha egemonizzato con l’occupazione delle casematte la cultura. Vogliamo che la cultura sia libera di esprimersi senza la necessità di avere la tessera del Pd in tasca”, ribadisce Arianna Meloni.
“FdI sta organizzando incontri tematici in tutta Italia per raccontare la nostra visione del mondo. Stiamo facendo un grande lavoro sulla cultura, non capisco pero’ per quale principio la sinistra sia l’unica a poter parlare di cultura a Firenze. La cosa insopportabile e’ che pensano ci siano cose di proprieta’ solo della sinistra, come la cultura e Firenze. Loro sono abituati a far fare carriera solo a quelli che piacciono a loro”, a dirlo e’ il deputato e responsabile Organizzazione FdI, Giovanni Donzelli. “La cultura in Italia sta tornando finalmente libera e plurale e nel mondo della cultura bisogna dimostrare di essere capaci e portare risultati – aggiunge -. Il governo vuole dare e darà alla cultura la possibilità di esprimersi in qualsiasi forma ma non basterà essere di sinistra per avere la strada spianata. Bisogna anche essere bravi e saper dire qualcosa”.
L’evento continua nella giornata di oggi, e nella giornata di domani, sempre al teatro Niccolini di Firenze, con ospiti non solo della politica ma anche del mondo dello spettacolo. Da non perdere domani l’intervista al ministro della Cultura, Alessandro Giuli.