La stampa ha riportato in questi giorni un fatto gravissimo se fosse confermato. E cioè l’incresciosa vicenda che ha visto coinvolti alcuni operatori medici calabresi che gestiscono le prenotazioni vaccinali di Cosenza e il senatore grillino Nicola Morra. Quello che lascia esterrefatti – se venisse tutto confermato – non è solo il brutto episodio in sè, quanto il fatto che a compierlo sia stato un rappresentante della legge e delle istituzioni. Del resto è di questi giorni altra polemica che identifica la reputazione degli esponenti del Movimento Cinque Stelle, già conosciuti per predicare bene e razzolare male, e cioè la vicenda dell’assessore al Bilancio del Comune di Roma Gianni Lemmetti, che aveva fatto assumere la compagna Silvia Di Manno nello staff dell’assessore all’Urbanistica. Un fatto gravissimo, al quale si unirebbe un altro fatto degno di nota, ovvero l’aumento considerevole di stipendio ad un suo amico, portato a Roma nel 2017 in qualità di segretario, che da 45 mila euro lordi annui è passato a cifre ancora più importanti, vale a dire 90 mila euro l’anno. Insomma, una ‘politica fatta in casa’ alla faccia di quell’ Onestà! Onestà! tanto sbandierata dai grillini.
Come Fratelli d’Italia, ove le notizie riportate venissero confermate, chiediamo le immediate dimissioni del senatore Morra dal suo delicato ruolo di presidente della Commissione antimafia e allo stesso tempo pretendiamo chiarezza nella vicenda di Lemmetti: non resteremo in silenzio davanti a questa deriva anti-democratica e pro-casta.