Zucconi (FDI): Cosa aspettano i comuni della Versilia a mettere in atto le misure per aiutare la ristorazione a ripartire?

Sono passati 100 giorni da quando il Governo ha dichiarato lo Stato di Emergenza per il Coronavirus e ancora ci sono ritardi enormi sulle misure per aiutare concretamente le attività a ripartire, sia da parte del governo ma spesso anche da parte dei comuni.

A livello nazionale abbiamo proposto da almeno due mesi che con una semplice autocertificazione le famiglie che vivono sotto un unico tetto possono andare nei bar e nei ristoranti e mangiare allo stesso tavolo. Va da sé infatti che chi vive insieme a casa non ha motivo di stare distante e separato al tavolo di un ristorante.

A livello locale invece abbiamo proposto che i comuni aumentassero gratuitamente – laddove possibile – la superficie del suolo pubblico, in modo da rispettare le misure di sicurezza e la distanza fra i clienti ed avere al contempo una minor riduzione dei posti a sedere. Un provvedimento provvisorio, da lasciare operativo per tutto il 2020.

Mi chiedo: i comuni della Versilia stanno adottando queste due misure oppure vogliono lasciar passare ancora altro tempo? Sono provvedimenti che non hanno costi e che anzi darebbero un aiuto concreto alle attività di ristorazione.

A fronte di un’ emergenza sanitaria che è stata affrontata in netto ritardo, per quella economica – e soprattutto per i settori del turismo, commercio e della ristorazione –  niente è stato fatto fino ad oggi, anzi, le attività in questione stanno ancora aspettando i protocolli sanitari nazionali ai quali doversi attenere. Insomma, un incomprensibile e aberrante immobilismo.

Onorevole Riccardo Zucconi, Capogruppo Attività Produttive, Turismo e Commercio di Fratelli d’Italia

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