Ancora una volta lo stato si dimostra inadempiente nei confronti dei lavoratori. Come già successo per le domande della cassa di integrazione, male impostate a causa del duplice passaggio Regioni – Inps e che ad oggi non sono arrivate a nessun lavoratore, queste difficoltà stanno emergendo in modo grave anche per il bonus destinato ai lavoratori stagionali.
A loro infatti non solo non sta arrivando il bonus da 600 euro, ma le domande sono state respinte a centinaia di migliaia. Perché? Perché Inps sostiene che l’inquadramento di alcune aziende non rientra nel settore turistico: ad esempio i lavoratori di molti ristoranti – a suo tempo inquadrati nel settore commercio dallo stesso Inps – hanno richiesto il bonus ma, secondo inps, senza averne diritto. In questo modo tali lavoratori non potranno avere nemmeno il piccolo contributo di 600 euro come bonus una tantum. Siamo di fronte pertanto ad una situazione gravissima, nella quale l’Inps deve immediatamente tornare sui suoi passi e permettere anche ai lavoratori stagionali delle suddette aziende di percepire il bonus di 600 euro, così come più volte propagandato dal Presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Ricordiamo oltretutto che quella dei lavoratori stagionali è una categoria già in difficoltà, poiché si tratta di persone che hanno un lavoro legato alla stagionalità del turismo di certe zone e senza la sicurezza di un lavoro fisso: adesso l’Inps li penalizza ancora una volta. Ci viene il dubbio che, così come accaduto per la cassa di integrazione in deroga, siano tutti stratagemmi perché in realtà i fondi non sono stati stanziati in modo sufficiente, facendo pagare ancora una volta ai lavoratori il danno maggiore. Fratelli d’Italia si batterà in tutte le sedi perché questo non avvenga.