«La memoria è tesoro e custode di tutte le cose» affermava Cicerone più di duemila anni fa. Oggi, in Italia, commemoriamo una miriade di date e, spesso, per custodire le nostre vestigia, puntualmente, ogni anno, diamo il via a solenni feste istituzionali. Anche quando il ricordo storico sarebbe stato meglio dimenticarlo, i nostri calendari sono stati tinti di rosso. Quindi possiamo sostenere -istituzionalmente parlando- di essere un Pese leader in materia di commemorazioni.
Non è detto, però, che un leader non possa soffrire di amnesia. Infatti, da tanti anni, ci si dimentica di celebrare a dovere il sacrificio degli italiani nella Grande Guerra. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre) è stata istituita nel 1919 per ricordare la vittoria italiana nel primo conflitto mondiale. Dal secondo dopoguerra ad oggi, invece, il 4 Novembre ha assunto un significato differente da quello primigenio ed ha subito un forte declino partecipativo. Dal 1977 non è neanche più un giorno festivo. Un colpo di scena, però, arriva durante la giornata di ieri direttamente da Montecitorio, dove è stata approvata a grande maggioranza -con il voto contrario di PD e SVP- la mozione di Fratelli d’Italia volta a celebrare degnamente il Centenario della Vittoria della Grande Guerra.
L’approvazione di tale proposta conferisce finalmente memoria e giustizia ai caduti italiani della prima guerra mondiale e, inoltre, rappresenta una sferzata alla sinistra antinazionale che ripudia ogni forma di italianità. «Vittoria! Approvata la mozione di Fratelli d’Italia sulle celebrazioni del centenario della vittoria dell’Italia nella I guerra mondiale, che ricorre il prossimo 4 novembre. Siamo fieri che sia stata votata a larga maggioranza dall’aula di Montecitorio, e siamo fieri che a votare contro ci siano gli anti italiani del Pd e della Svp». Ecco quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.