Il reddito di cittadinanza non ha abolito la povertà, ma fortunatamente le misure del Governo Meloni stanno creando lavoro. A confermarlo sono le oltre 4 mila domande pervenute per il Supporto per la formazione e il lavoro dagli ex percettori della misura pentastellata. Ma c’è di più. Perché a meno di 24 ore dalla messa online, la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) presenta già 52.798 offerte formative per una platea potenziale di almeno 600mila possibili fruitori e 25.691 annunci di lavoro per circa 60mila opportunità di lavoro.
Durante il primo giorno di attivazione del portale del Ministero del lavoro gli ex professionisti del reddito sono stati 4000 a presentare domanda.
Stando ai numeri emersi, per ogni persona che ad oggi non riceve più il reddito sono a disposizione circa 15 opportunità di lavoro e 150 percorsi formativi tra i quali scegliere. Segno evidente di un mondo del lavoro che se fino ad ora era stato latente, adesso si sta risvegliando offrendo molte più possibilità rispetto al recente passato.
I dati riferiti dal Ministero del Lavoro e dall’Inps sono incoraggianti e lanciano un messaggio positivo: grazie alle giuste coordinate è possibile far incontrare quelle rette di domanda e offerta che da tempo sembravano viaggiare solamente in parallelo.
Tutto ciò è il risultato di un Governo che si impegna concretamente a creare ricchezza e offrire opportunità ai cittadini, che non pensa alla mera conquista di facili consensi, ma crede nel lavoro come base di sviluppo della persona e come elemento per il progresso dell’intera società.