Abruzzo. Sigismondi-Liris (FdI): cordoglio per la scomparsa di Giandonato Morra

“Giandonato non c’è più e io non voglio crederci. Faccio fatica a immaginarci d’ora in avanti senza di lui, senza la sua guida, senza i suoi consigli, senza il suo affetto. E’ stato per me, prima di tutto, un amico. Uomo appassionato di politica e di amministrazione, uomo delle istituzioni, serio e rigoroso, avvocato, profondamente innamorato della sua famiglia, Giandonato è stato un politico di razza. Credeva profondamente che la politica dovesse essere, prima di ogni cosa, un esempio e lui per tutti è stato esempio di onestà, lealtà e coerenza, qualità che gli hanno suscitato stima e apprezzamento anche fuori dalla nostra area politica. La sua saggezza e la sua esperienza hanno contribuito in maniera significativa alla costruzione di Fratelli d’Italia in Abruzzo e a livello nazionale. Sempre al servizio della sua gente e al fianco dei più deboli specie, da ultimo, nel ruolo di Difensore civico, Giandonato lascia un vuoto incolmabile ma anche preziosi insegnamenti da custodire. A nome personale e di tutto il coordinamento regionale di FdI voglio esprimere alla moglie, Fausta, e ai figli Raimondo e Cristiano, profondo sentimento di cordoglio e mi unisco al dolore per la scomparsa di un grande amico”. È il messaggio di cordoglio del senatore abruzzese e segretario regionale di FdI, Etelwardo Sigismondi.

Cordoglio anche da parte del senatore di Fratelli d’Italia, Guido Quintinio Liris, che ricorda: “Un padre politico, un riferimento da seguire che mi ha insegnato sobrietà, onestà e profondo rispetto per le istituzioni. Un uomo dalle straordinarie doti politiche, dalla non comune integrità morale, un autentico esempio per chiunque voglia far politica e per i tanti giovani che, negli anni, si sono avvicinati alla più nobile delle arti. A prescindere dalle appartenenze, a Giandonato sono sempre state riconosciute capacità e competenze e grande rispetto per chiunque, anche gli avversari più ostici. Da oggi l’Abruzzo, e non solo la nostra comunità politica, è un po’ più povero. Chiunque lo abbia incontrato sul proprio cammino, umano, professionale o politico, sentirà profondamente la mancanza di Giandonato che anche quando poteva dare consigli, preferiva dare gli esempi. Mi stringo forte al dolore della sua famiglia e alla comunità politica teramana, a partire da Marilena Rossi che sono sicuro gli abbia fatto sentire fino all’ultimo momento tutta la nostra vicinanza”.

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