“Dopo il segretario del PD Schlein, agli italiani che guardano La7 tocca ascoltare il solito disco rotto su Acca Larenzia anche da Romano Prodi che ha anche provato grottescamente a negare gli importanti risultati economici raggiunti fin qui dal centrodestra al governo. Secondo Prodi, ormai ricordato solo per il catastrofico ingresso nell’Euro, il presidente Meloni non condannerebbe perché si vorrebbe tenere buona la parte di elettorato presente alla manifestazione di Acca Larenzia. Seguendo questo illuminato ragionamento, dunque, lo stesso Prodi – presidente del Consiglio a fine anni ’90 – così come tutti gli esponenti del PD che hanno fin qui ricoperto incarichi di governo, si sarebbero macchiati dello stesso ‘favoreggiamento’ dal momento che le commemorazioni si sono svolte ogni anno dal 1979 ad oggi. Doppia occasione mancata da parte di Prodi: la prima è non averci risparmiato un’immensa banalità, atteso che anche con Romano Prodi presidente del Consiglio, la ricorrenza di Acca Larenzia venne celebrata tra saluti romani e invocazioni del “presente”, senza che il predetto proferisse nè prima nè dopo parola alcuna. La seconda è quella di non aver lanciato un appello chiaro per chiedere verità e giustizia su di una strage che ha visto l’uccisione di tre ragazzi, la cui unica colpa era quella di far politica a destra”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.