Accordo Ue-Mercosur, Donazzan (FdI-ECR): “Difendere nostre eccellenze da contraffazione”

“Come evidenziato in plenaria dal nostro capodelegazione Carlo Fidanza, l’Ue ha colpevolmente lasciato il Sudamerica in balia della penetrazione cinese e di regimi che lo hanno spesso allontanato da Europa e Occidente. Un fatto inaccettabile che rischia di penalizzare la nostra economia”.

Lo dichiara l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan.
“Non possiamo accettare che con l’accordo Ue-Mercosur i nostri agricoltori, già messi in difficoltà da una burocrazia assurda e vessatoria e dalle follie green imposte dall’Ue, debbano pagare un conto troppo salato in termini di competitività a livello globale, già minata da una ripartizione non equilibrata della redditività lungo le filiere. Un accordo che ad oggi non garantisce la necessaria reciprocità – continua – nel momento in cui continua ad essere garantita ai produttori sudamericani la possibilità di utilizzare agrofarmaci da noi vietati da tempo e permane la mancanza di controlli affidabili in loco sugli standard sanitari, così come nelle procedure doganali di molti porti europei sulle importazioni. Dobbiamo fare in modo che i nostri prodotti di pregio, come le Doc e Docg dei vini veneti, oppure il formaggio Asiago, vengano appieno tutelati, perché ad oggi questo accordo non offre adeguati strumenti contro la storpiatura dei nomi e la contraffazione – sottolinea Donazzan –. Basti pensare che, secondo i dati più recenti dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, l’industria vinicola italiana vale oltre 31 miliardi di euro e impegna 530mila aziende con circa 870mila aziende, con il vino da tempo sul podio dei prodotti Made in Italy come bilancia commerciale con l’estero. In questo quadro di contesto, il Veneto ha rafforzato la sua leadership sulle esportazioni, con una crescita superiore dell’8% e un’incidenza totale del 37% sull’export italiano.

Servono le giuste e adeguate compensazioni. Questo è un patrimonio di eccellenze che dobbiamo difendere – conclude l’europarlamentare di FdI – anche rivendicando maggiore equilibro e reciprocità”.

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