Addio a Bruno Pizzul. Roberto Baggio: “La tua voce riecheggia per l’eternità”

L’Italia, lo sappiamo, è un Paese di “pallonari”, nel senso che praticamente chiunque, in tutta la Penisola, afferma di poter dire la sua sul calcio. Siamo dunque, tutti o quasi tifosi e appassionati. Ecco perché, per noi, oggi è un giorno triste: se n’è andato Bruno Pizzul, inconfondibile voce di tante telecronache. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochissimi giorni.

Nato a Udine nel 1938, aveva iniziato la carriera di calciatore professionista, che dovette però lasciare a causa di un serio infortunio: si dedicò allora al giornalismo e fu cronista di diversi sport, ma in particolare di partite di calcio. A tale attività ha affiancato la partecipazione a varie trasmissioni sportive, tra cui La domenica sportiva, Domenica sprint e 90° minuto.  

La sua voce è entrata nelle case degli italiani raccontando di innumerevoli partite, sia di squadre di club sia, in particolare, della Nazionale, di cui è stato telecronista ufficiale RAI dal 1986 al 2002. Ma non solo: il 29 maggio 1985 era il commentatore TV della finale della Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, passata purtroppo alla storia per la tragedia che si consumò all’Heysel. “Sapevo che c’erano morti, che molti morti erano italiani. Ho cercato di dare le notizie nel modo meno drammatico possibile. Avevo l’angoscia nel cuore e le lacrime agli occhi. Il match venne giocato esclusivamente per motivi di ordine pubblico. Ho scelto un tono asettico, impersonale. Dovevo portare avanti un servizio, ma ero cosciente del dramma” raccontò lui stesso in un’intervista a Repubblica.

Il marchio di fabbrica di Bruno Pizzul era la sobrietà – “non amava i toni concitati sia nelle cronache sia nelle analisi”, si legge in un articolo di Rai News che lo ricorda – che, unita ad una enorme competenza, ad uno stile misurato e ad una innata eleganza, gli permise di conquistare l’affetto degli appassionati. Le sue frasi più celebri – “Tutto molto bello” o “partiti!”, che usava dire subito dopo il fischio d’inizio dei match – sono entrate di diritto nel vocabolario calcistico italiano. 

La notizia della sua scomparsa, avvenuta questa mattina all’ospedale di Gorizia in cui era ricoverato, ha destato grande dispiacere e in molti hanno manifestato il loro affetto nei confronti di Pizzul, salutandolo con parole sentite e sincere. 

La Rai in una nota ha sottolineato la perdita “di un volto e una voce che sono rimasti nell’immaginario collettivo degli italiani” e di un professionista che “ha lasciato un indimenticabile esempio di passione, competenza, eleganza con le quali, non senza ironia e leggerezza, ha raccontato lo sport e il calcio in particolare”. Spicca inoltre, tra i tanti messaggi social di autorità, esponenti del mondo dello sport e semplici cittadini, quello del presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Hai dato voce alle notti magiche azzurre, accompagnando milioni di italiani con competenza e passione, come un grande compagno di avventure. Sei stato la voce storica del calcio italiano, un’icona intramontabile del giornalismo sportivo destinata a rimanere per sempre nella storia dello sport e nei cuori di tutti noi”. Commoventi, infine, le parole di Roberto Baggio: “Ciao Bruno. Mancherai a tutti. La tua voce riecheggia per l’eternità”.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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