Addio a Renzo De’ Vidovich: esule dalmata ed ex-parlamentare dell’MSI

Renzo De’ Vidovich ha giocato un ruolo importante nella destra italiana della Prima Repubblica. Nato a Zara  in Dalmazia il giorno 27 febbraio del 1934, fu costretto a raggiungere Trieste  in seguito ai pesanti bombardamenti americani sulla propria città d’origine. Qui iniziò la sua carriera politica, in principio nella Giunta d’intesa studentesca, organizzando e prendendo parte agli scontri di Trieste dell’anno 1953 tra cittadini locali e le forze militari angloamericane, durante le giornate del 5 e 6 novembre. Alla fine Trieste rimase nelle mani dell’Italia, ma durante le proteste morirono 6 manifestanti e ne restarono feriti altri 153. De’ Vidovich fece parte del Movimento sociale italiano, fino a diventare deputato nel 1972 per poi passare alla formazione di Democrazia Nazionale, senza però essere rieletto. Si è spento oggi, 29 agosto, all’età di 90 anni.

Da sempre in prima linea per difendere la memoria di tutti gli esuli italiani, che a seguito dei bombardamenti e delle purghe titine furono costretti a lasciare la propria terra per non essere uccisi ed infoibati. È stato ideatore e Presidente della Fondazione culturale Rustia Traine, guadagnando il merito di presiedere la sezione Dalmazia all’interno della Lega Nazionale. Di certo la caratura del suo impegno non dovrà essere dimenticato, specialmente dopo anni in cui la tragedia degli esuli Italiani ha subito fortissimi riduzionismi da parte di chi evidentemente ha il solo scopo di riscrivere la storia per motivazioni prettamente ideologiche.

Ne piange la scomparsa anche il Presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio, Silvano Olmi, che ha definito come di seguito la figura di De’ Vidovich:” Una brava persona, sempre pronto ad una critica costruttiva”. Nella sua eredità quella di tutti coloro che da sempre hanno combattuto per un’Italia unita, nonostante le difficoltà dovute a conflitti bellici mondiali nel secolo scorso. Il  cordoglio è arrivato anche dalla deputata e Segretario provinciale di FdI, Nicole Matteoni:” Il leone della Dalmazia non sarà mai dimenticato”. Parole che rendono l’idea della statura di Renzo De’ Vidovich, da sempre in lotta per il ricordo dei martiri italiani. La Segretaria regionale del Partito Democratico, Caterina Conti, ne ha positivamente ricordato l’importanza come testimone di un periodo storico difficile.

Sarebbe opportuno che nel suo nome avanzino nuove iniziative storiche e culturali, volte al conoscimento di un’epoca sanguinolenta e molto spesso oggetto di mancata attenzione, da parte di chi invece dovrebbe impegnarsi in prima persona per conservare il ricordo: anche nel nome egli uomini come Renzo De’ Vidovich.

Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

1 commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.