“Comprendiamo l’imbarazzo della sindaco di Firenze Sara Funaro rispetto alla vicenda relativa agli affitti di immobili di proprietà di sua madre e di suoi parenti, emersa da un’inchiesta giornalistica. L’imbarazzo è insito in una difesa a mezzo stampa che non entra, però, nel merito. Il merito riguarda il fatto che la sindaco Funaro abbia votato a favore di una delibera che avvantaggia i proprietari degli immobili dotati del codice identificativo nazionale (CIN) per gli affitti brevi previsto per legge – dichiara in una nota il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi – e secondo quanto riportato nell’inchiesta giornalistica, e in atti ufficiali, anche l’immobile di proprietà della madre della sindaco è dotato del CIN.
Si tratterebbe quindi di un vantaggio per quei titolari di immobili in area Unesco a Firenze che comporterebbe un aumento del valore dell’immobile, indipendentemente dall’uso o dalla destinazione. È il Testo Unico degli Enti Locali a sancire espressamente l’obbligo per gli amministratori locali di astenersi dalla votazione di delibere riguardanti interessi propri e di propri parenti sino al quarto grado”. La capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Angela Sirello aggiunge: “Abbiamo depositato questa mattina, con Matteo Chelli ed Alessandro Draghi, una domanda di attualità per avere contezza e chiarezza da Funaro sulla vicenda. La sindaco venga in Consiglio a chiarire la sua posizione in merito alla delibera sugli affitti brevi che potrebbe, con la sua partecipazione al voto, essere illegittima ed avere, pertanto, conseguenze pubbliche.
Un nostro consigliere, avendo interessi professionali in merito, dopo aver consultato il Segretario generale, ha correttamente scelto di non partecipare alla votazione della delibera”. Il senatore Marcheschi conclude: “Non si tratta di una questione personale. Se le famiglie Bargellini-Funaro posseggono appartamenti in affitto, come alcuni siti del settore immobiliare riportano, è un loro diritto. Un sindaco però ha dei doveri e tra i primi quello di essere trasparente anche attraverso le proprie azioni. L’intera vicenda è adombrata da un senso di pressappochismo goffo, per non volerci leggere una sorta di impunità, che noi combatteremo sempre per il rispetto che è dovuto alle istituzioni e ai fiorentini”.