“Dice bene il ministro Lollobrigida, oggi a Bruxelles per il Consiglio dei Ministri Europei dell’Agricoltura: bisogna cambiare le regole europee, che sono divenute illogiche, e riportare l’agricoltura al centro per garantire sovranità alimentare ai Paesi membri e soprattutto rimettere gli agricoltori in condizione di produrre reddito e continuare a custodire la sacralità del territorio. Le richieste degli agricoltori sono assolutamente in linea con le nostre battaglie: i limiti della Pac sono evidenti a tutti perché fanno addirittura in modo che, per necessità, l’Europa si approvvigioni all’estero, dove non esistono i nostri stessi criteri né a livello di sicurezza né a livello ambientale, per cui vanno rafforzati gli accordi internazionali sul tema. Per scongiurare la crisi del mondo agricolo serve una visione diversa da parte dei decisori della politica europea: la Pac va sostanzialmente riscritta. La posizione dell’Italia è chiara fin dall’inizio. Occorre difendere e valorizzare la qualità delle produzioni, rivedere gli obiettivi strategici e rafforzare la dotazione di risorse della Pac, spingere la direttiva Ue contro le pratiche di concorrenza sleale, come noi stiamo già facendo, ad esempio con il segnale lanciato a qualche multinazionale che aveva tentato di approfittare di una posizione dominante sul mercato, e tornare protagonisti con il nostro settore primario”. Così in una nota il deputato Giandonato La Salandra, componente della Commissione Agricoltura alla Camera.