“Oggi la Cassazione ha depositato le motivazioni su uno dei provvedimenti di mancato trattenimento in Albania. E guarda caso queste motivazioni confermano integralmente quanto diciamo dal primo momento: spetta agli Stati membri la designazione dei Paesi sicuri. Ricordo uno scambio pubblico con la presidente Boldrini sul punto: io affermavo che la sentenza della Corte di giustizia europea non smontasse assolutamente il nostro impianto, perché si riferiva unicamente all’individuazione di porzioni di territorio, la Presidente Boldrini affermava il contrario. Oggi la Suprema Corte dà ragione al governo Meloni: gli Stati indicano i Paesi sicuri e i giudici decidono i casi concreti sulla base delle circostanze oggettive e personali che i singoli migranti allegano per chiedere la protezione internazionale. Non poteva che essere così, a rischio di rendere totalmente inapplicabili le stesse direttive europee, che questo governo, nel porre in essere le modifiche normative, ha pienamente rispettato. Si avrà oggi il coraggio di ammettere che le decisioni di alcuni magistrati italiani sono state frutto di preconcetti ideologici e sostanzialmente dei manifesti politici contro le politiche migratorie del governo?”.
Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione di FdI.