“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ci aggiorna che si sarebbe conclusa positivamente la discussione con la Commissione europea sulla costituzione della nuova compagnia aerea Ita. Cosa ci sarebbe di positivo ancora non si comprende. Premesso che poco si sa sull’accordo tra il Governo e l’Ue, sembra certo che la flotta aerea sarà ridotta e degli oltre 10mila lavoratori Alitalia solo 3mila saranno quelli assunti nella nuova società. Viene così messa in atto la strategia di Bruxelles di smembrare il vettore italiano per indebolirlo. Il Governo Draghi si è battuto a metà, facendosi consegnare una mini compagnia con il marchio svalorizzato, gli asset persi, le rotte dimezzate e il personale tagliato. Un bell’affare per la concorrenza straniera, che si tradurrà in danni economici per il turismo italiano e in termini di scambi commerciali. L’Italia perde economie e tradizione aviatoria”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di FdI.