“Amnesia? O gioco allo scaricabarile? Ci stiamo chiedendo quale di queste due strade il governatore della Toscana e commissario straordinario all’emergenza per l’alluvione Eugenio Giani abbia scelto di percorrere, dato che continuiamo a leggere certe sue narrazioni da quando la tragica alluvione del novembre scorso ha travolto molti comuni della nostra regione, portandosi via otto vite umane. Prendiamo in esame la prima, l’amnesia: Giani ha dimenticato che la delibera di stato di emergenza della Protezione Civile è in vigore dal 2 novembre 2023 ed ha scadenza dopo un anno esatto, quindi il 2 novembre 2024. Dispiacerebbe per lui, se fosse stato colpito da questa improvvisa sindrome di assenza di memoria, ma è una bufala che abbia terminato il proprio incarico in concomitanza con l’invio al governo della relazione del febbraio scorso in cui ha riportato la mappatura delle opere necessarie e la stima dei danni subiti da famiglie e imprese. Il commissario straordinario all’emergenza è Eugenio Giani oggi e lo sarà per i prossimi mesi.
È un fatto. L’altra strada, quella dello scaricabarile sul governo, ‘gioco’ messo in atto fin dai primi momenti post alluvione: oggi è comunque più amareggiante che mai, alla luce del suo compito mai scaduto, perché potremmo mal pensare e credere che i testi che di lui leggiamo sulla stampa propongano in realtà una goffamente nascosta propaganda in piena campagna elettorale. In questo caso, non solo resterebbe la bugia, ma si tratterebbe di una strumentalizzazione inaccettabile per l’Istituzione che Giani rappresenta. La responsabilità dovrebbe prendere il sopravvento, e il condizionale è d’obbligo. Giani operi negli ambiti stabiliti, rilegga l’articolo 25 del codice di Protezione Civile, aggiorni ogni tre mesi la relazione e lavori di più con la struttura commissariale. Lo deve al bene dei cittadini e dei territori colpiti”.
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.