“Se ciò che ha comportato l’alluvione che ha colpito molti nostri territori dieci mesi fa non fosse stata una tragedia, e se gli allagamenti di poche ore fa non fossero stati così pericolosamente simili, oggi rideremmo. Stiamo assistendo infatti ad un grottesco scaricabarile tutto a sinistra, con coloro che rappresentano i vertici della struttura commissariale che tirano le orecchie alle amministrazioni comunali a loro guida per non aver garantito la manutenzione dei tombini; mancata pulitura che ha comportato ancora allagamenti, solo poche ore fa, nelle stesse zone alluvionate durante i primi giorni dello scorso novembre. La mancata pulitura dagli intasamenti non solo è una mal ponderata e troppo affrettata risposta, ma è un’inesattezza: sono ulteriormente esondati anche i torrenti, una certezza che la struttura commissariale, di cui il presidente Eugenio Giani è a capo, non sta prendendo, evidentemente, in considerazione. I nostri consiglieri comunali, già negli scorsi mesi, hanno presentato interrogazioni ed interpellanze sull’effettiva realizzazione degli interventi, sulla manutenzione del letto dei torrenti così come sulla gestione dei tombini. La struttura commissariale invece, oggi preferisce ricorrere al noto luogo comune mediatico dei cambiamenti climatici ai quali dobbiamo abituarci, invece che ammettere la propria assenza di serietà rispetto al delicato ruolo che è stata chiamata a ricoprire fino ai primi di novembre prossimo. I cittadini che sono stati nuovamente travolti dall’acqua in queste ore, non credono più al continuativo addossare colpe al governo Meloni, e oggi si sentono solo presi ancor più in giro dopo mesi di sole parole”.
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.