“Oggi alla Camera il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi hanno chiarito con grande accuratezza i dettagli della vicenda Almasri. Nordio, in particolare, ha sottolineato come l’atto della Corte Penale Internazionale fosse viziato da nullità, tanto che l’arresto di Almasri è stato eseguito senza che la relativa richiesta fosse inviata preventivamente, come prescrive la legge, al Ministro della Giustizia. Ha fatto bene Nordio ad affermare che il ruolo del Ministro non sia quello di un semplice ‘passacarte’, ma preveda un controllo e una valutazione di carattere politico che non può essere saltata, come invece avvenuto nel caso di specie. Tra l’altro, ulteriore grave difetto, l’atto della CPI non conteneva la richiesta di estradizione del cittadino libico. Ebbene, a causa della sciatteria della Corte Penale Internazionale non è potuto intervenire il Ministro della Giustizia. A quel punto, scarcerato Almarsi su iniziativa della Procura, bene ha fatto il Ministro Piantedosi ad espellere dalla Stato un soggetto pericoloso. Davvero non vi è altro da chiarire”. Lo dice Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia alla Camera.