“Ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente in merito al progetto del depuratore del Garda. Il Ministero, data l’importanza dell’opera, ha chiesto al Commissario straordinario la quantificazione della carenza finanziaria, impegnandosi nel contempo alla ricerca delle risorse necessarie per procedere, visto che il costo dell’opera è lievitato passando da 114 a 202 milioni. Inoltre, il Ministro si è detto disponibile a qualsiasi confronto con i rappresentanti delle amministrazioni locali. L’interrogazione è stata anche l’occasione per evidenziare nuovamente le criticità che riguardano il progetto del sistema di collettamento fognario-depurativo del lago di Garda. L’iter del progetto, infatti, è segnato da una serie di ricorsi presentati dai comuni di Gavardo, Montichiari e del comprensorio del Chiese, dalla nomina di un Commissario straordinario in assenza del ‘motivo di urgenza’ e dall’istituzione di un tavolo tecnico in cui non sono stati invitati i Comuni sede dei 2 nuovi depuratori. Garantisco il mio impegno a fare richiesta del verbale della Cabina di Regia effettuata per conoscere i dettagli dell’incontro e i termini in cui il Commissario dovrà dare le risposte richieste”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Cristina Almici.