Alto Adige: Rampelli (Fdi), monolinguismo di fatto

Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ha inviato un’interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle iniziative a tutela della lingua italiana in Alto Adige. “La causa dell’incidente che ha causato la morte di Emily e le gravissime condizioni della madre, sembrerebbe imputabile anche alla mancanza di segnaletica chiara e in lingua italiana. Dalle prime informazioni che emergono dall’inchiesta si rileverebbe che, nella cartellonistica predisposta dalla società che gestisce gli impianti del Renon, fosse descritto il divieto di percorrere la pista con lo slittino esclusivamente in lingua tedesca e con un simbolo grafico assai poco visibile”, afferma. “Se tutto ciò sarà confermato dalla magistratura – prosegue Rampelli – risulterà evidente che la concausa della tragedia sia rinvenibile anche nell’ennesimo caso di mancato rispetto dell’obbligo del bilinguismo in Alto Adige”. Secondo Rampelli, “sono innumerevoli le denunce riguardanti l’uso distorto delle due lingue provinciali nella segnaletica di montagna: ciò avviene per lo più attraverso l’installazione di cartelli turistici recanti toponimi riportati solo in lingua tedesca o contenenti indicazioni in entrambe le lingue ma con caratteri tipografici sproporzionatamente diversi, sempre a scapito della lingua italiana”. “Appare evidente che nel contesto dell’Unione europea si debba garantire uniformità di trattamento per impedire che bilinguismo e diritti fondamentali vengano travalicati sia in Alto Adige sia in Slovenia e Croazia, a parti invertite ma con lo stesso risultato: punire gli italiani”, conclude Rampelli.

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