Oggi, dopo la mancata ratifica del meccanismo europeo di stabilità, l’opposizione non ha perso tempo a palesare il proprio malcontento.
L’astensione di Forza Italia, appartenente alla coalizione di governo, non è in realtà un segnale di instabilità, visto e considerato che anche il Movimento 5 Stelle ha votato per il no alla ratifica del MES.
E’ piuttosto evidente ormai che il significato di “Spaccatura” di una maggioranza, non sia poi così chiaro alle opposte fazioni: quando un esecutivo si trova diviso su tutte le scelte importanti da compiere, allora si può parlare di una vera divisione; Un’astensione neutrale non è decisamente un motivo valido per dare l’allarme.
Pertanto, la mancata approvazione, non pregiudica affatto l’esistenza del MES, il quale continuerà ad esistere nella sua forma primordiale.
Al fine di comprendere approfonditamente i risultati della mancata ratifica, si possono analizzare le fonti pervenute da Palazzo Chigi in merito alla vicenda: ”Il Governo che si era rimesso al Parlamento, prende atto del voto dell’Aula di Montecitorio sulla scelta di non ratificare la modifica al trattato Mes. Si tratta di un’integrazione di relativo interesse e attualità per l’Italia, visto che come elemento principale prevede l’estensione di salvaguardie a banche sistemiche in difficoltà, in un contesto che vede il sistema bancario italiano tra i più solidi in Europa e in Occidente. In ogni caso, il Mes è in piena funzione nella sua configurazione originaria, ossia di sostegno agli Stati membri in difficoltà finanziaria” e ancora -“La scelta del Parlamento italiano di non procedere alla ratifica può essere l’occasione per avviare una riflessione in sede europea su nuove ed eventuali modifiche al trattato, più utili all’intera Eurozona.”
dalle dichiarazioni di Palazzo Chigi, traspare la volontà del Governo nell’esercizio democratico, in quanto la decisione è stata affidata finalmente alla Camera dei Deputati.
Sembra che ormai ogni scusa sia buona per attaccare l’esecutivo, spesso anche per cercare di minare la stabilità dello stesso: gli interventi di Salvini e Tajani ad Atreju, però, hanno dimostrato che il governo Meloni è compatto assieme alle sue alleanze, non saranno i dubbi e le paure del centro-sinistra a minare una linea politica ben definita.